È stata pubblicata la Relazione europea sulle droghe 2019 redatta dall’Osservatorio delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA). Cosa si dice sulla cannabis?
Consumatori di cannabis
Anche quest’anno la cannabis si riconferma come la sostanza stupefacente più consumata in Europa. Secondo i dati riportati dall’Osservatorio, sarebbero 24,7 milioni di adulti (16-64 anni) ad aver consumato cannabis in Europa nell’ultimo anno. Di questi, 17,5 milioni sarebbero giovani adulti (15-34 anni). Per quanto riguarda l’Italia, secondo le stime del 2017, il 32,7% degli adulti (15-64 anni) ha consumato cannabis almeno una volta nella vita. Nel 2017, il 20,9% ha dichiarato di aver consumato cannabis negli ultimi 12 mesi, mentre all’interno della popolazione scolastica, il 19% ha consumato cannabis almeno una volta nella vita.
Sequestri
Nel 2017, in Europa ci sono stati 440 mila sequestri di infiorescenze di cannabis per un totale di 209 tonnellate (€7-€13 al grammo/). Per quanto riguarda la resina di cannabis (hashish), ci sono stati 311 mila sequestri per un valore di 466 tonnellate (€9-€13 al grammo). In particolare, in Italia ci sono stati 9 mila sequestri di resina e 11 mila di infiorescenze. La relazione evidenzia anche come la legalizzazione della cannabis in alcuni Paesi ha portato a prendere in considerazione i costi e i benefici delle diverse opzioni di regolamentazione e di controllo, poiché “in Europa notevoli risorse di polizia sono destinate al controllo della cannabis e oltre la metà degli 1,2 milioni di reati di uso o detenzione per uso personale segnalati nel 2017 si riferiva alla cannabis”. Per quanto riguarda l’Italia, nel 2017 sono state sequestrate più di 8 tonnellate di hashish, 90 tonnellate di infiorescenze e 1545 piante di cannabis.
Cannabis light
Nel testo, trova spazio anche un paragrafo dedicato alla cannabis light. La relazione pone il problema tra la dichiarazione in etichetta dei valori di THC e CBD e i risultati di analisi del prodotto, mettendo in dubbio l’esattezza degli indicatori dichiarati sulla convenzione. “Poiché non esiste un metodo di prova riconosciuto per questi prodotti, il contenuto di THC e di CBD può differire da quello indicato in etichetta o nei «risultati di analisi» eventualmente forniti con il prodotto”.
Nel complesso, il numero di reati connessi all’offerta di stupefacenti nell’Unione europea è aumentato del 22 % dal 2007 e nel 2017 ha superato i 230 000 casi stimati, di cui la maggior parte connessi alla cannabis (57%).
È possibile scaricare la Relazione europea sulla droga del 2019 qui.
Illustrazione: The Atlantic