Dal 17 al 27 ottobre, al Teatro Menotti di Milano, è andato in scena lo spettacolo Medea di Euripide con l’adattamento di Romina Mondello.
La produzione TieffeTeatro Milano ha realizzato lo spettacolo per il 72°Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza. La tragedia euripidea Medea trova nella regia di Emilio Russo una lettura ideale e del tutto condivisibile ove il gioco tra vissuto e narrato, detto e immaginato diventa il fulcro della narrazione drammaturgica.
Trama
Medea, dopo aver aiutato Giasone a conquistare il Vello d’oro, conteso da più parti perché capace di guarire da ogni ferita, può finalmente pensare solo all’amore per lui e ai due figli nati dalla loro unione. Tuttavia, il re della città di Corinto infatti, dove la coppia vive, desidera dare in sposa sua figlia Glauce proprio a Giasone. Quest’ultimo è attratto dall’offerta poiché sposando la giovane, avrà la possibilità di succedere al re. Decide quindi di sposare Glauce perché con queste nozze la sua vita e quella dei figli avuti con Medea cambierebbe in meglio. Ma Medea non riesce ad accettare la decisione di Giasono e, abbandonata, medita vendetta. Fingendosi pronta ad accettare le nuove nozze del suo Giasone, Medea ottiene di stare un giorno in più a Corinto e invia alla futura sposa due doni, una corona e un peplo. Non appena giunti a destinazione, gli oggetti sprigioneranno violente lingue di fuoco uccidendo la ragazza ma anche il re. Ma questo non basta a Medea. Per farla pagare al marito, uccide i loro stessi figli.
Euripide dà vita a un dialogo utilizzando una raffinatissima tecnica retorica, con la quale i due personaggi esprimono le loro motivazioni. Medea parla d’amore e tradimento, Giasone discute di ragioni politiche. Dentro questo percorso, Medea veste gli sguardi, i gesti, la voce di un’attrice di grazia, passione e talento come Romina Mondello, capace di tramutare intensità in essenzialità, di toccare la terra e guardare il cielo, di sedurre implicitamente ed esplicitamente uomini e dei per costruire un personaggio multidimensionale, che saprà essere fuori dagli schemi sorprendentemente. Si contrappone il Giasone di Alessandro Averone, per raccontare il complesso dualismo di un personaggio che si fa essenza della fragilità nemico e amico, crudele e credulone, incapace di riconoscere il dubbio come antefatto della verità. A loro si accorda una compagnia di attori, musicisti, cantanti per ruoli individuali e coralità, che costruiranno una drammaturgia tra parole e musica.
L’elemento musicale concepito da Andrea Salvadori è messo inscena dalla voce di Camilla Barbarito è ricco di dolore e rabbia, di suoni atavici e mediterranei, interpretando al meglio la battaglia interna della donna umiliata. La scenografia di Dario Gessati sembra uno specchio nero, si limita a qualche cassa e ad una barchetta, illuminati dalle luci gelide di Mario Loprevite e ai candidi costumi di Daniele Gelsi che fanno da contrasto.
Locandina
Medea
Di Euripide
Adattamento Romina Mondello
Regia di Emilio Russo
Con Romina Mondello, Alessandro Averone, Camilla Barbarito, Paolo Cosenza, Nicolas Errico, Giovanni Longhin, Patricia Zanco
Assistente alla Regia Claudia Donadoni
Scenografia Dario Gessati
Costumi Daniele Gelsi
Musiche Andrea Salvadori
Luci Mario Loprevite