La discussione al Senato sulla legalizzazione della cannabis è stata rinviata a causa dell’ostruzione della Chiesa cattolica e di alcuni membri del settore commerciale.
A causa del rifiuto della Chiesa cattolica e degli esponenti del settore commerciale, la discussione sulla legalizzazione della cannabis, prevista il 29 ottobre, è stata rinviata. Ricardo Monreal, presidente del Consiglio di coordinamento politico del Senato (Jucopo), ha spiegato che è stato necessario rimandare il dibattito a causa dell’ostruzione della Chiesa e del settore commerciale. Il Senato ha chiesto alla Corte suprema di giustizia una proroga per la discussione sulla legalizzazione della cannabis, in modo da raggiungere un accordo. Uno degli argomenti del dibattito sarebbe stato l’autorizzazione ai cittadini di coltivare fino a quattro piante di cannabis. La legalizzazione della cannabis in Messico sarebbe dovuta diventare legge entro la fine di ottobre.
Il portavoce dell’arcidiocesi di Xalapa, José Manuel Suazo Reyes, ha affermato che la legalizzazione della cannabis non risolverà i problemi del Paese e non contribuirà alla riduzione della violenza. “La legalizzazione della droga minaccia anche l’etica pubblica, poiché comporta il degrado dei valori, ciò che danneggia la salute della popolazione e va contro il bene comune e la giustizia. Con la legalizzazione della marijuana, il governo avrebbe apparentemente offerto una migliore qualità e un prodotto più economico, e se ciò si verificasse ci sarebbe un aumento dell’offerta, in quanto non si eliminerebbe l’offerta illegale, ma ne farebbe aumentare il consumo. La marijuana sarà sempre tossica”, ha dichiarato il portavoce Reyes.
Il settore commerciale invece, vorrebbe avere più concessioni da parte dello Stato. Per ora, le concessioni e le autorizzazioni sarebbero distribuite nelle seguenti percentuali: 80% ai produttori contadini e 20% agli imprenditori.