Il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova è intervenuto all’evento “Cannabis nelle Marche. Un’occasione per creare lavoro e sviluppo”, tenutosi ad Ancona l’11 novembre e organizzato dal Gruppo +Europa Marche.
“Vogliamo ridare certezze, dicendo che tutto quello che riguarda la cannabis sativa, è legale ovviamente nell’esercizio imprenditoriale rispettoso di tutte le altre normative”, ha dichiarato il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova a margine dell’evento “Cannabis nelle Marche. Un’occasione per creare lavoro e sviluppo”, tenutosi ad Ancona l’11 novembre e organizzato dal Gruppo +Europa Marche, coordinato da Mattia Morbidoni, in difesa del settore della cannabis light.
Della Vedova ha parlato della presentazione di un “emendamento in Senato che ci auguriamo possa essere discusso nella prima occasione utile per modificare la normativa laddove, introducendo limiti o ancora, dopo alcune sentenze che si sono riferite all’effetto drogante, ha determinato un’incertezza che sta penalizzando fortemente centinaia di imprenditori”. Inoltre, ha ricordato che nelle Marche, come in tante altre regioni italiane, ci sono decine, centinaia di imprenditori che hanno investito nella filiera agroindustriale della cannabis sativa.
Secondo il coordinatore Marche Mattia Morbidoni, nelle Marche si sono persi 5000 posti di lavoro relativi al settore della cannabis. “Presenteremo una proposta di legge regionale per maggiori tutele”, ha affermato Morbidoni. “+Europa Marche è al fianco di coltivatori e rivenditori che in un contesto economico non facile si sono inventati un lavoro e hanno investito soldi e tempo in una nuova attività, dando vita ad una filiera da 13000 posti di lavoro creati nelle Marche. Questo impegno sarà tra i punti centrali del nostro programma alle elezioni regionali (che si terranno a maggio o giugno 2020, ndr). Nelle Marche c’è una situazione a macchia di leopardo, si va dalla tolleranza zero a situazioni più sfumate. E questo – spiega Morbidoni – a causa di interpretazioni diverse della legge che hanno lasciato gli operatori nell’incertezza: molti hanno chiuso, altri vanno avanti ma senza garanzie”.
Ad agosto di quest’anno, +Europa aveva presentato una proposta di legge, il cosiddetto ddl Bonino, per legittimare la commercializzazione della cannabis light e mettere fine alle incertezze del settore.