Salvini esulta e ringrazia la Presidente Casellati per la cancellazione del subemendamento sulla canapa industriale, ma durante il periodo in cui era Ministro dell’Interno, è aumentato il consumo di eroina. Ecco i dati della sua guerra alla droga.
A seguito della cancellazione del subemendamento sulla canapa industriale durante la seduta in Senato per la votazione della Legge di Bilancio, il leader della Lega Matteo Salvini aveva ringraziato la presidente del Senato Elisabetta Casellati “a nome di tutte le comunità di recupero che lavorano in tutta Italia”. Ma il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), la più grande rete di comunità di accoglienza e di recupero dalle dipendenze del terzo settore italiano, ha fatto sapere, tramite un comunicato stampa, che “non si sente in alcun modo rappresentato dall’ex ministro Salvini e dalle sue posizioni sulla cannabis light.”
Non in mio nome
Nel comunicato stampa, il presidente di CNCA Riccardo De Facci ha dichiarato:
Sono ben altri i problemi che il sistema dei servizi deve affrontare questioni che si sono aggravate durante il periodo in cui Salvini ha fatto parte del governo: l’aumento del consumo di eroina, delle morti per overdose e le decine di nuove sostanze che hanno inondato il mercato. Noi crediamo in una politica sulle droghe radicalmente diversa da quella espressa dal leader della Lega. Non cerchi di farci passare per suoi complici in una ‘guerra alla droga’ fallimentare e dannosa.
Nel parlare di ‘guerra alla droga fallimentare e dannosa’, Riccardo De Facci ha evidenziato come la politica sulle droghe durante il periodo in cui Matteo Salvini era stato Ministro dell’Interno (01/06/2018- 05/09/2019) si siano rivolte soprattutto contro il mercato illegale della cannabis, affiancando a questo una battaglia contro il mercato legale della cannabis light, che non ha nessun effetto psicotropo ed è legale.
La guerra alla droga in Italia
La guerra alla droga di Salvini, almeno pubblicamente, si è incentrata contro la canapa legale, ma gli ultimi dati disponibili ci dicono che tale accanimento contro la cannabis (sia legale che illegale) ha lasciato spazio alla proliferazione del consumo di eroina e cocaina. Entriamo nei dettagli. La Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in italia dell’anno 2019 (dati 2018) mette in evidenza una politica sulle droghe che si è concentrata sulla cannabis e ha fatto aumentare l’uso delle droghe pesanti, come l’eroina e la cocaina. Nel 2018 ci sono state 25.596 operazioni antidroga, delle quali il 95.5% riguardava il sequestro di cannabis e derivati, il 2.9% la cocaina e lo 0-8% gli oppiacei. Parallelamente, nel 2018 ci sono stati 7.452 ricoveri riguardanti l’uso di sostanze stupefacenti, dei quali il 21% riguardava l’eroina, il 20% la cocaina e il 5,4% la cannabis. Nello stesso anno, ci sono stati 334 decessi correlati all’uso di sostanze stupefacenti. Il 46.1% di questi erano collegati all’uso di eroina e il 19.2% alla cocaina.
Nella relazione si legge che il quadro di grande diffusione dei consumi di cannabis non si riflette tuttavia nella cura e nel trattamento di problemi correlati all’uso: l’utenza dei servizi per le tossicodipendenze in trattamento per uso primario di cannabis rappresenta l’11% del totale, e i ricoveri ospedalieri da imputare a questa sostanza costituiscono una parte ridotta, pari al 5%, di quelli direttamente droga-correlati.
I servizi pubblici per le dipendenze (SerD) sono 568, dislocati in 628 sedi ambulatoriali. Gli operatori dedicati sono 6.496: per ciascun operatore risultano in carico circa 20 utenti, con una forte variabilità interregionale. Le strutture socio-riabilitative private censite sono 839, per il 71% sono residenziali, per il 17% semiresidenziali e per il restante sono 12% ambulatoriali. Il 58% delle strutture è dislocato nelle regioni del Nord d’Italia. L’11.4% degli utenti si rivolge ai serD per problemi legati alla cannabis come sostanza stupefacente di consumo primaria, mentre il 64,7% entra nelle strutture per problemi legati all’eroina.
l problema sorge nel momento in cui si considera il consumo e gli effetti di eroina e cocaina, sostanze che sembrano non essere state una priorità nel periodo in cui Salvini era stato Ministro dell’interno. Infatti, nel corso del 2018 è stato osservato un incremento dei consumi di eroina pari al 60%. Il tasso dei decessi direttamente correlati al consumo di eroina risulta in aumento dal 2015, passando per 1.000.000 di residenti da 1,66% a 2,55%, così come quello direttamente correlato al consumo di cocaina, che sale da 0,61% a 1,06%. Nessuno decesso correlato all’uso di cannabinoidi.
N.B. La cannabis non è una sostanza di passaggio per consumi più pericolosi come quello dell’eroina. Numerosi studi hanno dimostrato che l’uso di cannabis non facilita il passaggio a sostanze più pericolose, ma anzi l’uso frequente lo inibisce. Gli studi dimostrano oggi come la cannabis è una potenziale sostanza di uscita dalle tossicodipendenze, in particolare da oppioidi. L’unico reale collegamento fra sostanze stupefacenti pesanti e cannabis rimane il mercato illegale. Per saperne di più, leggi questo articolo scritto da Frenchy Cannoli.
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