Il movimento politico paneuropeo Volt Italia ha pubblicato una proposta per la legalizzazione della cannabis. Ecco quali sono i punti salienti del loro programma sul tema della legalizzazione.
Volt Europa è un movimento politico paneuropeo fondato da Andrea Venzon nel 2017. È presente in tutti gli Stati dell’Unione Europea e il suo obiettivo è quello di portare un cambiamento reale a tutti i cittadini d’Europa, riformando l’Unione europea in senso federale, quindi attraverso la formazione degli Stati Uniti d’Europa, e dando più poteri al Parlamento e formando un governo europeo. Nello ultime elezioni europee, l’unico membro di Volt ad essere stato eletto per entrare nel Parlamento europeo è stato il tedesco Damian Boeselager, che è diventato il primo europarlamentare di Volt.
La proposta di Volt per legalizzare la cannabis
Secondo la visione di Volt, le politiche antidroga dovrebbero essere incentrate sulla riduzione del danno e sulla prevenzione dei danni sulla salute delle droghe, spostando la lotta alle droghe da un punto di vista di ordine pubblico ad un punto di vista di salute pubblica. Volt propone una liberalizzazione associata ad una serie di iniziative volte all’informazione e alla prevenzione degli abusi e chiede l’introduzione di un monitoraggio socio-sanitario del fenomeno attraverso il monopolio di Stato, al fine di ridurne i costi sociali (isolamento) e sanitari ed infine per creare un nuovo settore di impresa per i coltivatori, grandi e piccoli, con apposite licenze di coltivazione e l’apertura di coffee-shop sul modello olandese.
Di seguito i punti fondamentali della proposta di Volt per legalizzare la cannabis:
- liberalizzazione controllata del consumo medico e ricreativo della cannabis;
- monopolio di Stato per tutelare la salute del consumatore;
- acquisto effettuabile solo mediante Fascicolo Sanitario Elettronico e strumenti di pagamento digitali (anche per scopi ricreativi);
- Creare nuove imprese, piccole attività commerciali e agricole per la produzione e vendita al dettaglio (dietro licenza connessa al monopolio di Stato);
- uso ricreativo in luoghi pubblici o aperti al pubblico consentito solo in locali con licenza che può ottenere il prodotto da coltivazioni certificate e controllate il cui prodotto abbia un limite ben stabilito di THC al 5% ed un rapporto THC/CBD bilanciato;
- vendita sia l’accesso ai locali con licenza deve essere riservato ai cittadini maggiorenni.
- legalizzare l’auto-coltivazione mediante richiesta formale per ottenere semi o piante da un organo Statale per un massimo di 3 piante;
- limite per la quantità trasportabile pari al consumo medio di una giornata per una singola persona, per un massimo di 10 grammi;
- investimento nella ricerca sugli utilizzi terapeutici della cannabis e liberalizzarne l’uso a scopo medico come farmaco di classe A;
- Incentivi alla produzione di tessuti, oli o altri derivati della cannabis.
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