I ricercatori della McMaster University hanno scoperto che il cannabigerolo potrebbe possedere proprietà antibiotiche sull’MRSA.
Secondo uno studio pubblicato il 15 gennaio sulla rivista scientifica bioRxiv, il cannabigerolo (CBG), possederebbe proprietà antibiotiche sull’MRSA, un’infezione batterica umana provocata da ceppi di Staphylococcus aureus particolari, in quanto resistenti ad alcuni antibiotici come penicilline e cefalosporine. Infatti, il cannbigerolo, che non è psicoattivo, hanno mostrato un’attività antibatterica contro l’MRSA, inibendo la sua capacità di formare biofilm (aggregati di microrganismi), sradicare i biofilm preformati e le cellule della fase stazionaria persistenti agli antibiotici.
La ricerca
I ricercatori hanno analizzato 5 cannabinoidi e hanno scoperto che il meccanismo d’azione del cannabigerolo è stato particolarmente efficace nell’uccidere lo Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA), uno dei superbatteri ospedalieri più comuni. I test in laboratorio hanno dimostrato che il CBG, che non è psicoattivo, ha ucciso i comuni microbi MRSA e le persister cells, cioè cellule resistenti agli antibiotici e al sistema immunitario rendendo tali infezioni croniche e ricorrenti.
CBG e polimixina B
Gli studiosi hanno anche scoperto che il CBG e altri cannabinoidi non hanno funzionato bene contro i batteri Gram-negativi che, a differenza dei batteri Gra-positivi, sono maggiormente resistenti alle sostanze antibiotiche. Tuttavia, il groppo di ricercatori ha dimostrato che quando il CBG, usato con piccole quantità di polimixina B (un principio attivo dotato di attività antibiotica particolarmente attivo nei confronti di batteri Gram-negativi e appartenente alla classe delle polimixine), il CBG ha debellato i patogeni resistenti ai farmaci.
In sintesi, lo studio ha dimostrato il potenziale terapeutico dei cannabinoidi, in particolare del CBG, attraverso uno studio completo della potenza in vitro di biofilm e cellule persister, nonché meccanismi di studi d’azione e esperimenti di efficacia in vivo. Le scoperte dell’attività antibatterica del CBG hanno danno credito all’idea che il CBG possa avere proprietà farmacologiche favorevoli nell’uomo.
Immagine di copertina: cannaconnection.com
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