L’intergruppo parlamentare per la legalizzazione della cannabis ha presentato una proposta di legge che mira a modificare il Testo unico sugli stupefacenti.
Il 19 dicembre 2019, il deputato di +Europa Riccardo Magi e altri 20 membri della Camera tra PD e M5S facenti parte dell’intergruppo parlamentare, hanno presentato una nuova proposta di legge per legalizzare la cannabis. Il testo mira a modificare l’articolo 73 del Testo Unico sulla droga (DPR 309/90), cioè quello che regola la produzione, il traffico e la detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope. La proposta di legge ridurrebbe le pene e, introducendo l’articolo 73-bis, legalizzerebbe la coltivazione di cannabis (comma 4) per “un numero limitato di piante, idonee e finalizzate alla produzione di sostanze stupefacenti o psicotrope destinate a un uso esclusivamente personale”.
L’abbinamento della proposta in senso opposto a quella della Lega
La proposta di legge dell’intergruppo parlamentare per legalizzare la cannabis, nato a seguito della manifestazione Cannabis? Meglio Legale svoltasi a Roma a ottobre 2019, si inserisce come abbinamento che va in senso opposto alla proposta sulla lieve entità presentata dalla Lega a marzo del 2019. Questa mira all’innalzamento delle pene detentive e la cancellazione della clausola di salvezza per i delitti di lieve entità. Nello specifico, mentre la proposta della Lega vuole abrogare il comma 5-bis e 5-ter dell’art. 73 del DPR 309/90 (ovvero quei commi che danno il beneficio ai tossicodipendenti di svolgere lavori di pubblica utilità, anziché pene detentive e pecuniarie), la proposta dell’intergruppo contrasta quella della Lega spostando questi due commi dall’art.73 e inserendoli nell’articolo proposto 73-bis, accentuandone così il carattere di autonomia rispetto l’articolo 73. Inoltre, la funzione del proposto art. 73-bis è anche quello di legalizzare di fatto la coltivazione della cannabis, non specificando però il numero limitato di piante, un concetto che sembra ricalcare quello dello “scarso numero di piante” espresso in una recente sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Penali Unite.
Lieve entità
Per lieve entità si deve intendere qualsiasi condotta (coltivazione, spaccio, detenzione, ecc.) che può essere considerata lieve in base ai mezzi, alle modalità, alle circostanze dell’azione, alla qualità e alla quantità delle sostanze. Questo implica una valutazione minuziosa da parte del giudice di merito che dovrà verificare in concreto l’offensività della condotta tenendo conto di tutti gli elementi del fatto in giudizio.
Abbinamento della proposta
La proposta dell’intergruppo è stata abbinata a quella della Lega poiché, durante l’iter legislativo, la Commissione di riferimento può stabilire di trattare insieme due o più progetti (detti abbinati) per presentare un’unica relazione e un solo testo all’Assemblea. La strategia di abbinare questa proposta a quella della Lega per cancellare la lieve entità, era stata già resa nota dal senatore del M5S Matteo Mantero durante un’intervista svoltasi il mese scorso. Tale proposta va ad aggiungersi agli altri disegni di legge che sono stati depositati in Parlamento.
Di seguito, due tabelle che riassumono le principali proposte di legge (da aggiornare) sulla legalizzazione della cannabis depositate in Parlamento.
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