Il sindaco di Amsterdam vorrebbe ridurre il numero dei coffee-shop per risolvere il problema del sovraffollamento dei quartieri di Singel e De Wandel.
Femke Halsema, il sindaco della capitale dei Paesi Bassi, avrebbe intenzione di ridurre il numero dei coffee-shop per diminuire l’attrazione dei turisti verso il consumo di cannabis. Amsterdam infatti, ha difficoltà a far fronte a enormi folle di turisti nel suo centro città, in particolare il quartiere a luci rosse e dove sono situati i coffee-shop, ossia Singel e De Walen.
Ad Amsterdam abitano 1,1 milioni di persone, ma la città attira più di 17 milioni di visitatori all’anno. Il comune è particolarmente interessato a dissuadere i turisti stranieri dal consumo della cannabis.
Cosa dice il sondaggio?
Un sondaggio svolto nei quartieri di Singel e De Wandel che ha interessato 1.161 turisti stranieri (6% degli intervistati era di cittadinanza italiana) tra 18 e 35 anni, ha rilevato che i coffee-shop sono stati un fattore importante nell’incoraggiare il turismo ad Amsterdam. Il 34% degli intervistati infatti, ha dichiarato che verrebbe meno spesso nelle aree di Wallen e Singel se ai turisti fosse proibito comprare e consumare la cannabis nei coffee-shop. L’11% invece, non verrebbe mai più.
Il Il 22% degli intervistati, ha affermato che se ci fosse tale divieto, chiederebbe a qualcun altro (di nazionalità olandese) di andare a comprare la cannabis nei coffee-shop. Il 18% invece, ha dichiarato che cercherebbe un altro modo per comprare la cannabis.
Cosa dice la legge?
Nei quartieri di Singel e De Wandel si contano circa 250 coffee-shop. In tutta Amesterdam circa 567.. Nei Paesi Bassi vige una politica di tolleranza nei confronti dei prodotti a base di cannabis, la così detta Gedoogbeleid. La cannabis non è legale nei Paesi Bassi: ne è vietata la produzione e la vendita. Tuttavia, la legge olandese differenzia la droga leggera da quella pesante in modo netto. Il singolo maggiorenne può acquistare ed usare fino a 5 grammi di cannabis e derivati nei coffe-shop.
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