Generalmente, si usa distinguere la pianta della cannabis in Sativa, Indica e Ruderalis. Quali sono le differenze tra queste specie di piante di cannabis? E si può davvero fare questa distinzione?
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Quali sono le differenze tra cannabis sativa, indica e ruderalis? Impara a conoscere le principali differenze.
Cannabis Sativa
La cannabis sativa è una specie del genere Cannabis. È stata classificata per la prima volta da Carlo Linneo nel 1753 dal medico e botanico svedese Carlo Linneo. Spesso infatti, la pianta viene chiamata Cannabis Sativa L., dove L. sta per Linnneo. Si sviluppa in altezza, tanto che può superare i sei metri di altezza ed è riconoscibile dalle sue foglie sottili e appuntite. La cannabis sativa ha un tempo di vegetazione di circa 10-16 settimane. In compenso, ha una resa molto elevata. Generalmente possiede un’alta concentrazione di THC e un basso livello di CBD.
Cannabis indica
La specie Indica non cresce in altezza ma tende ad essere cespugliosa. Proviene dalla regione Hindu-kush dell’Asia centrale. Il loro periodo di fioritura è relativamente breve: da 7 a 9 settimane. Le foglie di una varietà indica sono larghe e corte e la pianta ha una struttura legnosa, poiché i ramoscelli crescono molto più vicini tra loro rispetto ad una specie Sativa. Generalmente, la cannabis indica contiene un livello di CBD più alto rispetto ad una sativa.
Cannabis ruderalis
La specie ruderalis è una pianta molto piccola rispetto la sativa e l’indica e ha un breve periodo di fioritura. Proviene dall’Europa orientale e dalla Russia. Si è adattata ad ambienti freschi con poca luce e giorni brevi. La cannabis ruderalis ha foglie piccole e sembra avere la forma di un piccolo cespuglio. Può raggiungere un’altezza massima di 1,5 metri. La cannabis ruderalis è considerata da alcuni studiosi come una sottospecie della cannabis sativa. La sua più interessante peculiarità è quella di essere una pianta autofiorente, cioè la sua crescita non segue le variazioni del fotoperiodo.
Principali differenze
Abbiamo descritto brevemente le specie sativa, indica e ruderalis. Come abbiamo visto, le principali differenze sono sia di tipo morfologico, cioè l’aspetto esteriore della pianta, sia per quanto riguarda il tempo di crescita. Inoltre, un aspetto non meno importante, sono i livelli dei principali cannabinoidi presenti nelle specie. La sativa ha generalmente un livello di THC più alto rispetto una indica. Quest’ultima però, possiede generalmente livelli di CBD più alti rispetto alla sativa. La specie ruderalis invece, ha generalmente livelli bassi di THC e CBD. Anche dal punto di vista molecolare sativa e indica si differenziano. I profili terpenici infatti, di cui parleremo in un altro articolo, possono essere diversi. Di conseguenza, anche gli effetti della sativa e dell’indica sono diversi. Tuttavia, gli effetti variano da individuo a individuo. In estrema sintesi, la specie sativa darebbe un effetto euforico, mentre l’uso della cannabis indica darebbe un effetto rilassante.
Cultivar ibride
Non bisogna confondere le specie con le varietà di cannabis, dette anche cultivar. Le cultivar ibride non sono altro che il frutto di un incrocio tra due o più varietà di cannabis. Queste cultivar genetiche avranno profili genetici sia di varietà di cannabis appartenenti alla specie sativa, sia appartenenti a quelli dell’indica. Tuttavia, ci sono genetiche che provengono anche da incroci con la specie ruderalis.
Esistono davvero le differenze tra cannabis sativa, indica e ruderalis?
Una parte di studiosi che sono dentro il mondo della cannabis contrastano la teoria per la quale si differenzia la cannabis tra sativa, indica e ruderalis. Secondo loro infatti, ci sono così tanti cannabinoidi, terpeni e altri agenti chimici che interagiscono con il nostro organismo che non si può davvero differenziare la cannabis su base scientifica. Inoltre, poiché molte varietà di cannabis sono di tipo ibrido, non possiamo ritrovare i tratti distintivi puri né della sativa, né dell’indica, ma possono presentarli entrambi. Infine, anche l’esperienza degli effetti della cannabis può non essere così distinta. Come abbiamo visto infatti, gli effetti della sativa e quelli dell’indica possono variare da soggetto a soggetto.
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