Il Consorzio europeo per la cannabis medica si propone l’obiettivo di garantire ai consumatori europei, ai medici e alle imprese i benefici associati all’accesso alla cannabis medica.
La European Alliance for Medicinal Cannabis (EAMC) è nata a febbraio 2019 con l’obiettivo di garantire che il processo legislativo europeo sulla cannabis medica preservi l’interesse dei suoi membri e quello dei pazienti in tutta Europa. Il Consorzio europeo per la cannabis medica riunisce l’industria sotto un’unica organizzazione per favorire un quadro normativo armonizzato sulla cannabis medica a livello europeo. Un tale quadro consentirebbe all’industria di prosperare in un mercato chiaro e ben regolamentato. Al momento, l’EAMC sta lavorando con i suoi membri alla stesura di un manifesto sulla cannabis medica al fine di identificare le soluzioni normative che potrebbero essere attuate dai politici europei.
La cannabis medica in Europa
Non esiste una legislazione sulla cannabis medica a livello europeo. Tuttavia, la cannabis è legale per uso medico in 22 dei 27 Stati membri. Ciononostante, i pazienti europei stanno lottando per la mancanza di cannabis medica, la maggior parte della quale viene importata dall’estero, soprattutto dal Canada. Uno dei Paesi europei che sta investendo maggiormente nella cannabis medica è la Germania. Dal 2017, il governo tedesco ha istituito e investito in un’unica entità per gestire l’offerta di cannabis nel paese. L’impegno per una risorsa centrale ha permesso alla popolazione dei pazienti tedeschi di crescere sostanzialmente, fino ad arrivare a 60.000 persone registrate al programma per l’utilizzo della cannabis medica.
La situazione italiana
L’Italia è stato uno dei primi Stati membri a legalizzare l’uso della cannabis per uso medico nel 2007. Nonostante questo però, non riesce a soddisfare il bisogno dei pazienti che usano la cannabis medica. Uno dei motivi di questa scarsità risiede nel fatto che solo lo Stato italiano ha il diritto di coltivare la cannabis medica. Questo ha creato di fatto un monopolio della coltivazione. Per sopperire ad una offerta limitata e a una domanda sempre più crescente di cannabis medica, l’Italia importa diverse varietà di cannabis medica dai Paesi Bassi e dal Canada. Tuttavia, nemmeno la produzione nazionale e l’importazione riescono a soddisfare la domanda dei pazienti che usano la cannabis medica.
Per saperne di più sulla situazione italiana leggi la nostra inchiesta.
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