Che tipo di vasi si utilizzano per coltivare in casa? Latta, terracotta o plastica?
Articolo scritto da JB Haze
Avrei voluto (prima che i rompicapo dell’ultimo numero mi distraessero) parlare dei vasi, i recipienti in cui teniamo le nostre piante. Nonostante qualsiasi vecchio contenitore vada bene nell’immediato (purché abbia fori di drenaggio e sia solo una soluzione temporanea), ci sono alcune cose che vale la pena considerare per mettere la pianta nei vasi in modo corretto.
La prima regola d’oro è non avere mai fretta. Coltivare piante di alta qualità richiede calma e pazienza. I buoni risultati arrivano col tempo. Sono sicuro che abbiate sentito gli aneddoti sulle piante che crescono meglio in compagnia della musica classica durante i cicli vegetativi e di fioritura (Mozart/Vivaldi). Sì? Di certo, a volte le piante hanno un aspetto più curato. Però è improbabile che stiano effettivamente ascoltando la musica (e che ne possano beneficiare). La crescita migliora (molto probabilmente) perché il coltivatore trascorre piFù tempo con le sue piante, dando loro maggiore attenzione, amore e cura (mentre si gode anche la musica). Più tempo trascorrete nel vostro giardino, prima individuerete i problemi e prima sarete in grado di risolverli. Se coltivate qualche pianta in un vaso all’aperto, a scopo ricreativo o medico, ecco alcuni consigli da tenere a mente. Se li seguite, le radici della vostra pianta vi saranno grate. Radici sane, pianta sana, medicina sana.
Per ottenere un ambiente in vaso confortevole, bisogna considerare le caratteristiche dei diversi vasi. Dobbiamo cercare di regolare la temperatura e mantenere il corretto flusso dell’acqua e della ventilazione.
Le vostre piante non vogliono surriscaldarsi. La conseguenza sarebbe una crescita rallentata, con possibilità di disidratazione e morte. È fondamentale che il contenuto del vaso sia mantenuto temperato. Osservando i tipi e i materiali utilizzati per la produzione dei vasi, mi concentrerò sui punti rilevanti.
Latta, terracotta o plastica?
Dimenticate il grande barattolo di latta del caffè. Non va bene. Perché? Perché si surriscalderà al minimo accenno di sole. Certo, potrebbe aver contenuto fagioli bolliti nella sua vita precedente, ma non siete in cerca di radici arrostite. A tempo debito, potreste anche avere problemi di ruggine. Questo può portare a squilibri di pH, (un ambiente troppo ricco di ferro) e al rischio di tagliarsi un dito. Non ne vale proprio la pena.
La terracotta ha un bell’aspetto ed è anche piacevole al tatto. Inoltre, potrete quasi pensare che nessuno noterà le piante se i vasi si confondono per bene con il resto del vostro giardino.
Resistete alla tentazione
La terracotta è sconsigliata perché asciuga la massa di terreno troppo velocemente. Ciò è dovuto a causa dell’evaporazione. Una minima parte di umidità penetra attraverso le pareti del vaso fino all’esterno, dove evapora. L’evaporazione porta ancora più acqua attraverso le pareti, e così via. Risultato? Piante rinsecchite e appassite. E comunque, a dirla tutta, i vasi di terracotta sono troppo pesanti e fragili per essere pratici.
I vasi di plastica sono i più facili da trovare e i più usati.
Se avete un qualsiasi tipo di giardino, allora probabilmente non è necessario acquistare nuovi vasi. Tendono ad accumularsi in piccole pile nel tempo. Userete vasetti per cloni e piantine, vasi medi per la vegetazione e vasi più grandi per le fasi finali di fioritura. Un buon consiglio è cercare vasi bassi e rettangolari se avete intenzione di coltivare tramite rigenerazione, o di provare le Early Training Techniques. Entrambe le discipline dipendono fortemente e fisicamente dalla crescita orizzontale della pianta. Nella foto è raffigurato un vaso grande e rettangolare.
Se possibile, usate vasi neri di plastica solo per la coltivazione indoor, dove il calore non è un problema. Il nero è il colore più frequente, è un dato di fatto, ma all’aperto i vasi tendono a surriscaldarsi. Troppo caldo per la maggior parte delle piante, non solo per le varietà di cannabis. Volete sapere perché il vostro terreno diventa duro e compattato? Si surriscalda e si secca. Sappiamo tutti che il nero assorbe la luce e il calore.
Il marrone e il verde vanno molto meglio. Questi colori riflettono maggiormente il calore irradiato dal sole. I vasi verdi nella foto probabilmente avranno una resa migliore di quello nero. Un altro consiglio per mantenere i vasi freschi è di non posizionarli mai direttamente sul pavimento illuminato dal sole. Teneteli sempre sollevati da terra in modo che le radici non si surriscaldino.
Un modo intelligente per mantenere fresco e lontano dal pavimento un gruppo di tre piccoli vasi è quello di disporli nella bocca di un vaso più grande. Osservate la foto.
Queste tre piante sono malate, perché sono state lasciate su una lastra di cemento sotto il sole cocente. Il novellino che ha fatto questo deve essersi preso una bella lavata di capo, credetemi. La barriera d’aria tra il vaso grande e quelli più piccoli crea uno scudo isolante che manterrà queste piante fresche e lontane da terra. Dovrebbero riprendersi fra qualche settimana.
Vaso nero o vaso bianco?
Un’alternativa: mettete due vasi uno dentro l’altro per creare la barriera d’aria isolante. I vasi sono fatti apposta per essere infilati uno dentro l’altro (non per questo scopo, ma per il trasporto/stoccaggio), quindi è una soluzione pratica che può fare la differenza per la salute delle vostre piante.
Detto ciò, sembra logico che un vaso bianco di plastica possa essere la soluzione migliore. Purtroppo in questo caso non è così. Il bianco lascia penetrare troppo dello spettro visibile nella massa di terreno. Le radici della cannabis non amano la luce.
E mettere insieme un vaso nero e uno bianco? Ora si ragiona. Quasi perfetto. Il vaso bianco esterno riflette la maggior parte della radiazione solare e il vaso nero interno elimina ogni residuo di luce visibile. Il cuscino d’aria tra i due vasi fa da isolamento. Il vaso interno è anche (opportunamente) sollevato da terra.
Sull’autore
J.B. Haze è un coltivatore innovativo che privilegia “l’affascinante magia della rigenerazione” rispetto ai metodi di coltivazione più tradizionali. Un vero e proprio hippy – gran viaggiatore e follemente curioso — J.B. Haze scrive di cannabis con uno stile didattico, amichevole e divertente. Vive felice e contento con il suo gatto e le sue chitarre.
Cannabis Regeneration: A Multiple Harvest Method For Greater Yields, di J.B. Haze è disponibile in tutte le migliori librerie, online su amazon.com o con spedizione GRATUITA per posta aerea su jbhaze.com.
La pubblicazione ha scopo divulgativo ed informativo rispetto a temi legati alla produzione ed al consumo responsabile dei prodotti a base di canapa, nel rispetto delle norme nazionali ed europee vigenti in materia in merito alla produzione e commercializzazione di prodotti a base di canapa. In nessun caso l’attività editoriale di Lotus potrà quindi essere intesa come istigazione o sollecitazione alluso di sostanze stupefacenti da parte di maggiorenni o minorenni. Tutti i nostri inserzionisti pubblicizzano esclusivamente prodotti realizzati ai sensi della Legge 242/2016.
Per correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a [email protected]