Un nuovo studio condotto da ricercatori italiani dimostra i benefici della cannabis medica sulla fibromialgia.
Pubblicato sul giornale scientifico Clinical and Experimental Rheumatology, lo studio mostra l’impatto dell’assunzione di cannabis medica sui pazienti che soffrono di fibromialgia. I risultati hanno mostrato un significativo miglioramento clinico in alcuni sintomi collegati alla fibromialgia: affaticamento, qualità del sonno, ansia, depressione e dolore.
Lo studio
I ricercatori dell’Ospedale Universitario Luigi Sacco di Milano, Italia, hanno condotto l’esperimento su 102 pazienti con fibromialgia per un periodo di 6 mesi. I partecipanti hanno ricevuto due tipi di terapia a base di olio di cannabis. Uno usando il Bedrocan (22% THC, <1% CBD) e l’altro utilizzando il Bediol (6.3% THC, 8% CBD). Tuttavia, lo studio è stato completato da 66 dei 102 pazienti. Infatti, 25 pazienti non hanno continuato il follow-up clinico, cioè non si sono sottoposti ai controlli necessari per ricavare dati utili ai fini dello studio e 11 hanno interrotto volontariamente il trattamento.
I risultati
Il 44% dei pazienti ha riportato un miglioramento significativo nella qualità del sonno e i punteggi della revisione del questionario sull’impatto della fibromialgia (FIQR) sono migliorati nel 33% dei pazienti. Inoltre, i pazienti hanno anche mostrato moderati miglioramenti nell’ansia (42.4%) e nella depressione (50%). In relazione al dolore a causa della fibromialgia, lo studio ha dimostrato che 31 dei 66 (47%) partecipanti hanno ridotto o sospeso i loro altri trattamenti analgesici. Tuttavia, i risultati hanno anche mostrato un peggioramento di alcuni sintomi. Ciò è stato visto principalmente nei punteggi di fatica identificati dal punteggio di affaticamento. Infatti, il 54.5% dei pazienti ha manifestato un peggioramento clinico di questo sintomo.
Complessivamente, la cannabis medica ha dimostrato di offrire un vantaggio clinico in termini di efficacia, in particolare per i suoi effetti sul sonno e sulla qualità della vita. Tuttavia, scrivono i ricercatori, sono necessari ulteriori studi per stabilire la migliore strategia terapeutica in termini di posologia, del rapporto tra THC e CBD e della durata del trattamento.
I ricercatori
Lo studio è stato condotto dai ricercatori V. Giorgi e S. Bongiovanni, F. Atzeni, D. Marotto, F. Salaffi e P. Sarzi-Puttini.
Cosa è la fibromialgia
La fibromialgia è una malattia cronica caratterizzata da dolore diffuso, rigidità muscolare, disturbi del sonno, stanchezza cronica, e riduzione del tono dell’umore. Può compromettere lo svolgimento delle comuni attività quotidiane, oltre ad avere un impatto negativo sulla maggior parte degli aspetti legati alla qualità della vita. Colpisce 1,5-2 milioni di italiani e si manifesta generalmente tra i 25 e i 55 anni. Inoltre, le donne hanno più probabilità di sviluppare la fibromialgia rispetto agli uomini. Non essendone note le cause, attualmente non esiste una cura per la fibromialgia ma sono disponibili diverse terapie che tendono a controllarne e ad alleviarne i disturbi. Puoi contattare l’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica per saperne di più.
Per saperne di più
Per approfondire lo studio degli effetti della cannabis medica sui pazienti che soffrono di fibromialgia, consulta questo articolo. Se vuoi conoscere qual è la situazione dei pazienti che usano la cannabis medica in Italia, leggi la nostra inchiesta.
Per correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a [email protected]