Melania Tozzi è un’artista e artigiana di Fabriano e fondatrice di CanapaCruda, un progetto che ha unito la passione artigianale per la lavorazione della carta alla tradizione della pianta di canapa. L’abbiamo intervistata per saperne di più sul progetto e sulla carta di canapa.
L’uso della della canapa per produrre carta risale a più di duemila anni fa. Le prime copie della Bibbia stampate da Gutenberg furono prodotte con carta fatta di canapa e gli originali della Costituzione americana e di quella francese erano state scritte su questo tipo di carta.
Produrre carta con la canapa non richiede un processo elaborato perché questo prodotto è quasi totalmente privo di additivi chimici. Per fare la carta normale occorrono l’80% di prodotti chimici ed il 20% di cellulosa. Per la carta da canapa accade il contrario: si usa l’80% di cellulosa ed il 20% di prodotti chimici. Ciò accade perché la fibra e il legno della canapa sono già di colore bianco, mentre per sbiancare e trattare la carta ottenuta della fibra di legno è necessario l’utilizzo di prodotti chimici che possono essere nocivi per l’ambiente.
La canapa, anche se è una pianta molto più piccola rispetto agli alberi utilizzati per fare la carta, produce molta più cellulosa: un ettaro di canapa produce, in pochi mesi, la stessa cellulosa prodotta da 4 ettari di foresta in decenni.
Infatti, la carta prodotta dalla canapa contiene tre volte più cellulosa degli altri. Inoltre, la canapa può essere utilizzata solo dopo 4 mesi di coltivazione, mentre gli alberi richiedere tempi d’attesa molto più lunghi. Per di più, la carta di canapa dura centinaia di anni più a lungo della carta fatta dal legno, che si decompone e ingiallisce con l’età, al contrario di quella fatta con la canapa.
La capitale della carta
Fabriano è una delle nove città italiane presenti all’interno della lista del Creative Cities Network dell’UNESCO, un progetto nato con lo scopo di connettere le città che hanno fatto della creatività il motore dello sviluppo economico. Fabriano ha ottenuto questo riconoscimento soprattutto grazie alla produzione della carta a mano. La promotrice di Fabriano Città Creativa è stata l’imprenditrice Francesca Merloni. Fabriano ha ospitato nel giugno 2019 il forum mondiale dell’UNESCO.
CanapaCruda
Melania Tozzi è un’artista e artigiana di Fabriano e fondatrice di CanapaCruda, un progetto che ha unito la passione artigianale per la lavorazione della carta alla tradizione della pianta di canapa. L’abbiamo intervistata per saperne di più sul progetto e sulla carta di canapa.
Perché ti sei avvicinata alla canapa e quando è nato il progetto?
Ho iniziato facendo tessitura di canapa presso il museo della canapa di Sant’Anatolia di Narco (Perugia, Umbria). Prima di questo, lavoravo in tutt’altro settore, tant’è che mi ero diplomata in ragioneria. Ho avviato il progetto CanapaCruda nel 2014 perché mi ero avvicinata al mondo della canapa dal punto di vista del tessile e successivamente ho scoperto tutti i vari utilizzi che se ne fanno. Vivendo a Fabriano, la città della carta, mi sono informata se si poteva realizzare la carta fatta con la canapa, ma all’epoca non c’era nessuno facesse questo. Perfino i mastri cartai fabrianesi non sapevano molto riguardo la carta di canapa. Il progetto iniziale prevedeva la creazione dell’intera filiera della canapa per creare anche posti di lavoro. Per ora, ho raggiunto l’obiettivo di brevettare il mio procedimento per la realizzazione della carta di canapa in Italia e spero di estenderlo anche all’estero.
Come hai iniziato a lavorare la canapa?
Ho iniziato facendo degli esperimenti casalinghi e il mio progetto ha avuto parecchio successo. Ho anche brevettato il procedimento che prevede l’assenza dell’utilizzo di additivi chimici perché la canapa possiede delle proprietà che altri tipi di fibre non hanno. Io ho imparato da autodidatta. Ho reperito un po’ di informazioni online in lingua inglese perché in Canada si produce carta di canapa già da un po’. La mia è stata una ricerca e sperimentazione da autodidatta.
Quali parti della pianta si utilizzano per realizzare la carta fatta con la canapa?
Inizialmente ho iniziato a realizzare carta solo con la fibra. Avevo a disposizione delle vecchie fibre di canapa che avevo reperito da una fabbrica dismessa di materassi, quando ancora nel dopoguerra si riempivano i materassi con queste fibre. Successivamente, quando è aumentata la produzione, sono andata a reperire le fibre un po’ ovunque in Italia ma poi ho dovuto lavorare interamente le bacchette prese da agricoltori locali e lavorare interamente le bacchette e separare il tiglio dal canapulo dove possibile oppure utilizzando entrambe le fibre. Infatti, mi sono specializzata in questo tipo di carta che è molto materica e tattile, adatta per un uso artistico e decorativo.
Chi si rivolge a CanapaCruda e come viene usata la carta di canapa?
Principalmente le mie realizzazioni vengono richieste da artisti che utilizzano la carta con varie tecniche, come l’acquerello e realizzazioni più innovative e contemporanee. Dal punto di vista decorativo, ho moltissime richieste per carta da parati, per la realizzazione di divisori e altri lavori per interior design e cose del genere. Ultimamente, mi sto specializzando nel discorso dell’arredamento, quindi sto realizzando dei prototipi come sgabelli e mobili modulari.
Quali sono i vantaggi di usare la carta di canapa?
Realizzare la carta di canapa ha lo scopo di utilizzare scarti della canapa dopo il raccolto delle infiorescenze che hanno diversi usi. Con la carta di canapa c’è il vantaggio di utilizzare la fibra piuttosto che tagliare alberi o usare fibre di cotone che invece subiscono un processo molto lungo, costoso e inquinante. Oltretutto, la carta di CanapaCruda è priva di additivi chimici. Nello specifico, il procedimento usato per realizzare la carta di canapa è ecosostenibile, non c’è liquido inquinante di produzione e il foglio finito è totalmente biodegradabile. Quello che si ottiene è un insieme di fibre. Al momento, il costo è più alto di quello agli altri tipi di carta perché il procedimento è molto lungo. Allo stesso tempo però, è completamente artigianale. Se si dovesse riuscire a produrre carta di canapa in serie, si abbatterebbero i tempi di produzione e quindi anche il costo. Sono in contatto con un’azienda di Lucca per capire la fattibilità di questo progetto. Sto sviluppando alcuni prototipi per realizzare prodotti ad uso alimentare come piatti e bicchieri usa e getta in carta di canapa da sostituire alla plastica.
Puoi spiegarci meglio il procedimento con cui fai la carta di canapa?
Nel procedimento non uso sostanze chimiche. Le fibre vengono lavorate solo con l’aggiunta di acqua con un macchinario progettato appositamente per rendere la fibra una polpa che viene utilizzata successivamente sia per la composizione di fogli, sia per la realizzazione di pannelli spessi fino a 2 cm che hanno un peso specifico minore di un pannello fatto in legno.
Lavori da sola o hai altri collaboratori?
Al momento lavoro con altri artigiani. Mi avvalgo della collaborazione di qualche operatore quando ci sono più ordini, però il laboratorio è molto piccolo e quindi disponiamo di macchinari di piccole dimensioni. Lavoriamo su commissione e vendita al dettaglio online. Non abbiamo un punto vendita fisico perché Fabriano non è una città molto turistica.
Come hai fatto conoscere il progetto di CanapaCruda?
È iniziato tutto aprendo una pagina facebook e da lì sono arrivati i primi apprezzamenti per il progetto. Molte persone non sapevano della carta di canapa e della canapa in generale e degli usi che se ne possono fare. Magari gli anziani conoscevano la canapa dal punto di vista del tessile, ma nessuno sapeva del suo utilizzo cartario. Svolgo anche workshop didattici e corsi di formazione e vado in giro portando con me tutta l’attrezzatura dove è richiesta la presenza. Le persone che partecipano ai miei workshop hanno una già una sensibilità per questo argomento perché è un materiale naturale ed ecosostenibile. La tradizione della carta di canapa è millenaria. Andrebbe diffusa maggiormente. Anche al Museo della Carta di Fabriano hanno iniziato da pochissimo a diffondere informazioni sulla carta di canapa, mentre prima non la nominano nemmeno.
Per correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a [email protected]
Bellissima intervista. Melania è veramente in gamba. Anche io seguo appassionatamente il progetto di utilizzo della carta di canapa per risparmiare alberi. Chiedo se possibile avere una sua email o altro per potermi mettere in contatto con lei. Grazie.