Coronavirus, mascherine di tessuto di canapa in corsia

L’Azienda Maeko ha fabbricato mascherine di canapa per aiutare il personale ospedaliero a contrastare l’emergenza del coronavirus.

Attiva dal 1999, l’azienda milanese Maeko Tessuti si occupa della produzione tessuti naturali, prima di tutti la canapa. Maeko, con l’aiuto di artigiani volontari, ha donato mascherine fatte con tessuto di canapa al Policlinico di Cagliari, Sardegna. La peculiarità di queste mascherine è che sono riutilizzabili attraverso lavaggi e sterilizzazioni.

L’idea di produrre mascherine fatte con tessuto di canapa e rame o canapa e argento è venuta ai titolari di Maeko, Cinzia e Mauro Vismara. “Una mia cugina che lavora al reparto di cardiologia del policlinico di Cagliari, mi aveva consigliato di far produrre le mascherine dai suoi genitori 70enni perché possedevano macchinari adatti. Hanno quindi incominciato a produrre mascherine in tessuto di canapa. Le prime sono arrivate al Policlinico di Cagliari, dove lavora una mia cugina”, racconta Cinzia.

Maeko ha donato circa 50 metri di tessuto di canapa con i quali si possono produrre fino a 70 mascherine al metro. “Queste mascherine sono fatte di tessuto di canapa e colorate con tinture certificate. Le abbiamo fatte tagliare in doppio strato con una tasca interna per inserire un foglio di carta o plastica al fine di renderle impermeabili e riutilizzabili”, ha raccontato Cinzia. Lo scopo di queste mascherine infatti è quello di avere un capo sano, pulito, antibatterico e riutilizzabile. Finora, ne sono state prodotte circa 1.000 in una decina di giorni.

Tuttavia, Maeko non sta riconvertendo la sua produzione. Infatti, l’azienda dovrà momentaneamente sospendere le sue attività in virtù dell’entrata in vigore dell’ultimo decreto sulla chiusura delle aziende.

Le proprietà antibatteriche della canapa

L’utilizzo dei materiali vegetali naturali contro i batteri patogeni ha una lunga storia. Alcune piante di fibre naturali, come la canapa, sono considerate in possesso di antibatteriche. Infatti, il carattere antibatterico potrebbe essere contribuito da cannabinoidi e altri composti della pianta. Il tessuto di canapa è antibatterico e anche ipoallergenico.

Chiarimenti sulle mascherine

Come riportato dal Ministero della Salute, per prevenire il rischio di infezione da nuovo coronavirus è prioritario curare l’igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie. L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda di indossare anche una mascherina solo se sospetta di aver contratto il nuovo coronavirus e sono presenti sintomi quali tosse o starnuti, oppure se ci si prende cura di una persona con sospetta infezione da nuovo coronavirus.

ATTENZIONE: le mascherine non forniscono alcuna protezione dal coronavirus.

L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Non è utile indossare più mascherine sovrapposte. Inoltre, la mascherina non è necessaria per la popolazione generale in assenza di sintomi di malattie respiratorie.

La crisi delle mascherine

Il personale sanitario deve utilizzare mascherine FFP2 e FFP3, cioè mascherine filtranti che riescono a bloccare la maggior parte delle particelle nocive. Tuttavia, l’emergenza del coronavirus ha prodotto una carenza di tali mascherine e il governo italiano sta adottando provvedimenti per importarle da altri Paesi. Ancora molte strutture sanitarie infatti, non hanno ancora disposizione le mascherine filtranti e quelle chirurgiche scarseggiano.

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