In occasione della giornata mondiale della cannabis è stata lanciata una campagna di disobbedienza civile per legalizzare l’autocoltivazione della cannabis in Italia.
Il 20 aprile, il giorno in cui si celebra la giornata mondiale della cannabis, Meglio Legale, Dolce Vita, Associazione Luca Coscioni e Radicali italiani hanno lanciato una campagna di disobbedienza civile sull’autocoltivazione di cannabis: #iocoltivo.
L’obiettivo della campagna è quello di “chiedere al Parlamento di seguire le indicazioni della più alta Corte di giustizia in materia penale e per decriminalizzare finalmente la coltivazione di uso personale”. Il 19 dicembre 2019 infatti, la Corte di Cassazione a Sezioni Penali Unite aveva dichiarato, attraverso una sentenza, che coltivare cannabis non costituisce un reato nei casi in cui la coltivazione sia destinata a uso privato, spiegandone poi le motivazioni. Tuttavia, tale sentenza non cambia la legge in vigore.
Secondo quanto riportato dal comunicato della campagna, si stima ci siano almeno 100mila persone che coltivano cannabis.
Per partecipare a questa campagna bisogna esse maggiorenni. La disobbedienza civile consiste nel piantare semi di cannabis in un vaso e condividere sui social le foto della semina e della crescita della pianta usando l’hashtag #iocoltivo.
L’uso della disobbedienza civile ha lo scopo di violare una precisa norma che si ritiene ingiusta. Infatti, “in Italia il consumo di cannabis non è reato ma comporta sanzioni amministrative (art. 75 del DPR 309/90). Mentre per quanto riguarda l’autocoltivazione domestica, è prevista una pena fino a 6 anni di reclusione (art. 73 del DPR 309/90)”.
Per ulteriori informazioni sulla campagna per legalizzare l’autocoltivazione della cannabis #iocoltivo potete consultare il sito web iocoltivo.eu.
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