La proposta per coltivare cannabis in casa è oggetto di scontro tra chi vuole la decriminalizzazione della coltivazione domestica e chi chiede un inasprimento delle pene.
Ancora una volta si ritorna a parlare di legalizzazione della cannabis in Italia. La proposta, che vede come primo firmatario il deputato di +Europa Riccardo Magi, è in esame in Commissione Giustizia.
Cosa prevede la proposta di legge sulla coltivazione domestica
La proposta si basa sulla modifica della legge sugli stupefacenti, n.309/90 e mira a rendere lecita l’autocoltivazione di cannabis per uso personale.Consiste in due articoli. Il primo modificherebbe l’art. 73 della legge sugli stupefacenti, che sanziona la produzione, il traffico e la detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope. Con l’abrogazione dei commi 5, 5-bis e 5-ter del suddetto articolo, verrebbero meno le pene amministrative e detentive per chi coltiva cannabis. Inoltre, la proposta di legge inserirebbe un nuovo articolo (art. 73-bis) all’interno della legge sugli stupefacenti. L’art. 73-bis infatti, regola la produzione, l’acquisto e la cessione illeciti di lieve entità di sostanze stupefacenti o psicotrope e pone in campo una serie di misure tali da ridurre l’azione sanzionatoria, introducento il concetto di proporzionalità dell’offesa, differenziando, inoltre, il regime sanzionatorio in funzione della diversa natura della so-stanza, al fine di graduare il trattamento punitivo in relazione alla gravità delle condotte. Lo stesso articolo poi, non sanziona chi, pur privo di autorizzazione da parte delle autorità competenti, coltiva un numero limitato di piante di cannabis, idonee e finalizzate alla produzione di sostanze stupefacenti o psicotrope destinate a un uso esclusivamente personale. L’art. 2 della proposta di legge interviene invece sull’art. 380 del codice di procedura penale, escludendo l’arresto obbligatorio in flagranza per alcune fattispecie di lieve entità.
L’abbinamento della proposta con quella presentata dalla Lega
Avevamo già parlato della proposta di Magi nel 2020, presentata con altri parlamentari appartenenti a l’Intergruppo parlamentare per la legalizzazione della cannabis formatosi nel 2019. Infatti, questa era stata abbinata ad un disegno di legge presentato dalla Lega a firma di Riccardo Molinari. La Lega infatti, propone un inasprimento delle pene detentive ed amministrative, e che sia possibile procedere all’arresto obbligatorio in flagranza anche per i reati di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope puniti ai sensi del citato art. 73. Inoltre, questa proposta eliminerebbe anche le clausole relative alla lieve entità.
Scontri sulla proposta di legalizzare la coltivazione domestica
In vista della discussione in commissione sulla modifica dell’art. 73, la campagna per la legalizzazione della coltivazione domestica a suscitato non pochi scontri. La Alla raccolta firme di IoColtivo.eu, una campagna di disobbedienza civile per legalizzare l’autocoltivazione della cannabis in Italia, hanno aderito migliaia di persone, tra le quali anche il collettivo di 6000 sardine, l’avvocatessa Cathy La Torre e la scrittrice Michela Murgia, mentre esponenti come Maurizio Gasparri di Forza Italia e Simone Pillon si sono schierati contro a tale iniziativa.
Se da una parte le Sardine sostengono l’autocoltivazione per consentire ai consumatori di non rivolgersi alla criminalità, per liberare forze dell’ordine e tribunali da inutili procedimenti, per separare il mercato della cannabis dalla altre sostanze stupefacenti e per permettere anche a chi non riesce a ottenere la terapeutica di potersi curare, dall’altra Pillon contrattacca affermando che la droga è morte senza distinzione tra droghe leggere e pesanti. Gasparri invece consiglia alle Sardine di rassegnarsi perché in Italia le droghe non saranno mai legali.
Tuttavia, bisognerà aspettare aprile per assistere ad un vero confronto in commissione sulla proposta sulla coltivazione domestica e i proponenti del disegno di legge sull’autocoltivazione dovranno dimostrare tutti i benefici di coltivare cannabis per uso personale e sconfessare chi crede che la legalizzazione in Italia non sia possibile.