Il 20 aprile si è celebrato il Cannabis Day, la Giornata mondiale della cannabis: cos’è successo in Italia?
Attivisti, associazioni e politici pro-legalizzazione sono scesi in piazza per chiedere la legalizzazione della cannabis e la libertà di coltivarla in casa.
Nelle maggiori città italiane si sono svolte manifestazioni per celebrare questo evento e per chiedere alle istituzioni di legalizzare la cannabis.
Gli attivisti di diverse associazioni sono scesi nelle piazze di Bari, Cagliari, Milano, Genova, Reggio Emilia, Bologna, Torino, Padova e Palermo con materiale informativo per sensibilizzare sulla legalizzazione della cannabis.
In una conferenza stampa alla Camera, Michele Sodano, ex-M5S e oggi esponente del gruppo Misto, Nicola Fratoianni, Vittorio Sgarbi, Riccardo Magi e Caterina Licatini, hanno presentato una proposta di legge per legalizzare la cannabis, che, secondo i relatori, porterebbe ad un giro d’affari di 10 miliardi l’anno, di cui 2 miliardi derivanti dai risparmi conseguenti alla cessazione dell’applicazione delle misure di repressione e 8 miliardi derivanti dal nuovo gettito fiscale.
Il video della conferenza stampa alla Camera (Fonte: Camera + Progetto FreeWeed).
Il tema della legalizzazione della cannabis ritorna dopo alcune polemiche sulla presentazione di una proposta per l’autocoltivazione in casa, che ha scaturito polemiche da parte di esponenti di Lega e Forza Italia.
Secondo Sgarbi, “larga parte dell’elettorato di centrodestra assume droghe e certamente il proibizionismo porta voti a una parte della destra. Ma porta anche morte, perché se tu proibisci sviluppi un’attività clandestina e criminale talmente forte che non riesce a contenerla. Mentre con la legalizzazione puoi controllare il fenomeno.”
Il deputato di +Europa Riccardo Magi ha annunciato che è stato dato mandato al relatore per lavorare sul testo base dell’autocoltivazione di cannabis e ha invitato la Ministra per le politiche giovanili con delega alle politiche antidroga Fabiana Dadone di convocare una conferenza nazionale sulle droghe.
Attraverso sit-in e flash mob, vari collettivi e associazioni hanno fatto sentire la loro voce in merito alla legalizzazione.Gli attivisti di Cannabis for future hanno distribuito simbolicamente banconote fac-simile che rappresentano il volume d’affari perso a causa della mancata legalizzazione della cannabis.
Anche online non sono mancati eventi da parte di varie associazioni per parlare di legalizzazione, di cannabi medica, dei benefici su salute, giustizia ed economia e delle proposte depositate in Parlamento.
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