Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa annuncia nuovi bandi per mettere fine alla carenza costante che danneggia i pazienti che usano cannabis terapeutica.
Il sottosegretario del Ministero della Salute Andrea Costa ha annunciato nuovi bandi per la coltivazione di cannabis terapeutica rivolti ad aziende pubbliche e private. L’obiettivo è quello di ridurre le importazioni estere e soddisfare il fabbisogno dei pazienti che si curano con la cannabis terapeutica.
In una puntata di Mi Manda Rai 3 andata in onda domenica 24 ottobre, Costa ha stimato che il fabbisogno nel 2021 sia di 1.400 kg. Mentre l’Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze produrrebbe circa 300 kg di cannabis all’anno, il resto del volume viene importato dall’estero.
Croce ha quindi annunciato: “Stiamo varando dei bandi che diano la possibilità di coltivare cannabis ad uso medico anche ad aziende private e pubbliche per essere in grado di raggiungere l’obiettivo di essere autosufficienti nell’ambito della produzione. Questo è un tema che stiamo affrontando insieme al Ministero dell’Agricoltura e al Ministero dell’Interno, siamo a buon punto del percorso.”
“Confido – ha aggiunto Costa – che nelle prossime settimane si possano avviare questi bandi che diano il via alla produzione nel nostro Paese. Per quanto riguarda la predisposizione dei bandi siamo già a buon punto. Io credo che lo stato nel momento in cui approva una legge che garantisce dei diritti debba impegnarsi affinché questi diritti siano garantiti.”
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Pazienti impazienti di cannabis
La carenza di cannabis terapeutica è uno dei principali problemi che i pazienti che usano cannabis terapeutica devono affrontare.
Da quanto la cannabis terapeutica è diventata legale (2013), lo Stato ha creato di fatto un monopolio per la produzione e la distribuzione della cannabis terapeutica, senza dare la possibilità alle filiere italiane di iniziare a produrre per soddisfare il fabbisogno dei pazienti che si curano con la cannabis. Inoltre, la produzione interna affidata allo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, non riesce a soddisfare la crescente richiesta dei pazienti.
I vari bandi del Ministero della Difesa che si sono succeduti in questi anni hanno interessato solo multinazionali estere. Nel bando indetto nel 2019, avevano partecipato aziende come Aurora Cannabis, Tilray e Canopy Growth.
Alcuni esperti avevano infatti lamentato che le caratteristiche tecniche richieste per partecipare ai bandi di fornitura di cannabis terapeutica escludono a priori dalla gara tutte le aziende italiane perché il Ministero della Salute si ostina a non concedere alcuna autorizzazione alla produzione di cannabis terapeutica.
Un altro problema non meno rilevante riguarda il rilevamento del fabbisogno nazionale. Ad oggi non esiste un database nazionale che rileva quanti sono i pazienti che usano la cannabis all’anno. Si è stimato che i pazienti avrebbero bisogno di circa 3 tonnellate di cannabis terapeutica all’anno, ma è solo una stima. Anche se il sistema sanitario si basa sulle regioni, è necessario capire quanti siano i pazienti che usano cannabis terapeutica, quanta ne usano e di quale tipo hanno bisogno. Avere accesso a questi dati è necessario per creare una filiera che permetta di sopperire alla continua carenza del prodotto.