Il 25 giugno 2019, Gessica Berti, la titolare del dispensario di CBD Weedoteca di Budrio (in provincia di Bologna) ha querelato Matteo Salvini.
Gestisca Berti ha pubblicato una foto della querela contro il Ministro dell’Interno e leader della Lega Nord Matteo Salvini sulla pagina Facebook ufficiale del growhsop. La titolare accusa Matteo Salvini di aver commesso un reato di diffamazione previsto e punito dall’art. 595 del codice penale.
Art. 595Diffamazione.Chiunque, fuori dei casi indicati nell’articolo precedente, comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1.032.
Se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a euro 2.065.
Se l’offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a euro 516.
Se l’offesa è recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza o ad una autorità costituita in collegio, le pene sono aumentate.
Il post su Facebook
Secondo il post pubblicato dalla pagina ufficiale Facebook di Weedoteca, il Ministro dell’Interno Matteo Salvini si arroga il diritto di offendere e diffamare un’intera categoria di imprenditori del settore canapa. Una categoria che ha versato nelle casse dello stato, solo nel 2018, circa 360 milioni di euro, a differenza del partito di Salvini, che ha invece rubato in passato 49 milioni di euro ai cittadini italiani. Sempre in Italia, nel 2019, i media invece di dar contro al ministro per quest’azione punibile dal codice penale, pensano bene di dargli corda e di continuare a diffondere false informazioni sulla canapa, infierendo ancora di più su tutto il settore. In Italia, questa mattina, una mamma ed imprenditrice del settore canapa si è svegliata e ha deciso che il Ministro Salvini DEVE PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DI QUELLO CHE HA DETTO. In Italia, questa mattina, la titolare di Weedoteca dispensario di CBD ha querelato il Ministro Salvini per diffamazione”.
Le dichiarazioni incriminate
L’autrice del post si riferisce alle recenti dichiarazioni del Ministro dell’Interno sulla cannabis light. L’8 maggio 2019, al termine di un incontro con i rappresentanti di alcune comunità di recupero dei tossicodipendenti, Matteo Salvini aveva detto: “darò indicazioni a tutti i responsabili delle forze dell’ordine di andare a controllare tutti i negozi, i presunti negozi turistici di cannabis, che per quanto mi riguarda vanno sigillati dal primo all’ultimo perché sono un incentivo allo spaccio e all’uso di sostanze stupefacenti”.
Qui il video (fonte: GEDI VISUAL):
“Tali frasi le ritengo diffamatatorie per la mia persona e per la mia categoria, in quanto nel mio negozio non si spacciano droghe e non è un luogo di diseducazione”, si legge nel verbale di ricezione di querela sporta da Gessica Berti.