Una ‘talpa’ ha fatto cadere i muri di poliestere che nascondevano serre di cannabis non autorizzate dal governo canadese
Cosa è successo?
CannTrust è una società farmaceutica canadese e produttrice di cannabis medica. Tra ottobre 2018 e marzo 2019, ha coltivato e prodotto cannabis e derivati in 5 serre non autorizzate da Health Canada, il dipartimento responsabile della pubblica salute nazionale. Come risultato, Health Canada ha trattenuto 5,2 tonnellate di cannabis appartenenti a CannTrust. Inoltre, la società canadese ha consegnato di sua spontanea volontà altri 7,5 tonnellate di derivati di cannabis a Health Canada. Il comunicato stampa dell’azienda pubblicato l’8 luglio ha sottolineato che le strutture di Vaughan e Niagara rimangono pienamente autorizzate da Health Canada e che CannTrust continua a crescere, raccogliere e vendere cannabis da entrambe le strutture. Health Canada, tuttavia, sta effettuando controlli di qualità sulla cannabis attualmente detenuta da Niagara, con risultati attesi tra 10 e 12 giorni lavorativi (dal 22 luglio al 24 luglio).
Le azioni di CannTrust sono calate del 22% l’esatto giorno in cui la notizia è venuta fuori
CannTrust ha licenziato il CEO della società Peter Aceto e il presidente Eric Paul è stato invitato a dimettersi giovedì scorso, dopo che un articolo del giornale Globe and Mail citava e-mail interne che dimostrerebbero che i dirigenti erano consapevoli che la cannabis veniva coltivate in serre non autorizzate almeno sette mesi prima che Health Canada le scoprisse. Secondo quanto riportato dal Globe and Mail, Graham Lee, responsabile della compliance aziendale, aveva scritto in una e-mail che la società aveva “schivato alcuni proiettili”, a seguito di un’ispezione del governo canadese, che non era riuscito a trovare gli impianti nascosti nel novembre 2018, e aveva istruito il personale su come procedere.
L’azienda ha licenziato il CEO Peter Aceto e ha chiesto al presidente Eric Paul di lasciare la carica. Oltre ad avere perso il posto, Peter Aceto ha perso anche 8,2 milioni di dollari canadesi (circa 5,5 milioni di euro) in stock option, che non sono altro che strumenti di incentivazione che vengono solitamente concessi al top management e ai membri del consiglio di amministrazione di un’azienda oppure a dipendenti.
Whistleblower
Nick Lalonde, un ex-dipendente di CannTrust che ha affermato di essere stato responsabile dello smaltimento della cannabis per quasi due anni a Pelham, nello Stato dell’Ontario, aveva scritto un’email a Health Canada il 14 giugno, specificando come CannTrust stava presumibilmente violando le normative coltivando cannabis in una serra senza licenza. “Se non avessi inviato quell’e-mail, CannTrust continuerebbe ad andare avanti, giorno per giorno, come se nulla fosse successo”, aveva detto Lalonde in un’intervista con il Financial Post. Nell’e-mail, Lalonde aveva scritto a Health Canada che gli era stato chiesto dalla società di appendere alcune pareti fatte di poliestere in modo che una stanza della serra potesse apparire vuota. Lalonde aveva chiesto a Health Canada di indagare su questi fatti e aveva di guardare il filmato prima delle date in cui le foto sono state scattate, nelle quali avrebbero visto appendere le pareti bianche di poliestere usate per coprire migliaia di piante. Un portavoce di CannTrust ha dichiarato che la società “non è in grado di commentare i dettagli specifici o le azioni degli attuali o degli ex dipendenti”. La società ha aperto un’indagine interna sulle violazioni commesse e per capire come tutto ciò sia potuto accadere.
Le azioni di CannTrust sono calate del 22% il giorno dell’annuncio
Nella settimana dello scandalo quasi tutte le altre compagnie dello stesso settore hanno perso diversi punti percentuali. Questo ha portato anche alla diminuzione dell’indice BGCANG che raccoglie tutte le compagnie più importanti. Come ha scritto il giornalista del sito online The Montly Fool Sean Williams, “gli investitori dovrebbero comprendere che questa è una piccola percentuale del potenziale produttivo di CannTrust. Quando è pienamente operativo, CannTrust dovrebbe generare più di 200 tonnellate all’anno. Una parte di questa coltivazione dovrebbe finire nei dispensari autorizzati, il restante viene utilizzata a scopo di estrazione per creare prodotti derivati”.
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