Articolo scritto da Subcool
Il suo libro e le sue ricerche hanno acceso un fuoco dentro di me quando ero più giovane. Non avrei mai pensato che avrei avuto la possibilità non solo di conoscerlo, ma anche di scrivere una recensione sulla varietà che porta il suo nome: Jack Herer.
(Jack Herer è conosciuto anche come The Hemperor ed è stato un attivista statunitense, famoso per essere stato attivo nella lotta per la liberalizzazione della cannabis negli Stati Uniti d’America, ndr).
Nel corso degli anni ho consumato molti campioni diversi di Jack Herer, tra cui uno che ho comprato dal Green House Coffeeshop durante il mio primo viaggio ad Amsterdam nel 1996. Dopo la morte di Jack, ho fatto un viaggio nel suo famoso negozio a Portland chiamato “The Third Eye”. In quell’occasione ho conosciuto Mark Herer, figlio di Jack. Mii chiese se potevo procurargli un pacchetto di semi della varietà che porta il nome di suo padre. Cercava la migliore qualità possibile. Ho preso a cuore la sua richiesta e sono andato alla ricerca della migliore qualità della varietà Jack Herer.
Un mio caro amico coltivatore mi aveva offerto un campione di Jack Herer che avevo apprezzato molto. Avevo preso alcune talee, ne ho inviata una a Mark Herer e ho piantato quelle mie. La pianta è cresciuta rapidamente e, una volta iniziata la fioritura, le infiorescenze hanno iniziato a gonfiarsi e la pianta odorava di limone e di sempreverde. Era un odore molto pungente e ha immediatamente attirato la mia attenzione.
Subito dopo un servizio fotografico delle cime quasi mature, ho raccolto le infiorescenze di Jack Herer intorno all cinquantottesimo giorno, poco prima della maturità massima. Le infiorescenze erano piene di tricomi. Dopo aver tagliato e seccato i fiori, li ho lasciati in barattoli di vetro per circa 3 settimane prima di consumarli. Il gusto era aspro come il limone combinato con un retrogusto di menta.
L’analisi in laboratorio ha testato un livello di THC al 13,87%, CBD allo 0.22%e CBN allo 0.89%. Ma ciò che le analisi non dicono è che la complessa composizione di tutte le altre sostanze chimiche rendono unica ogni varietà.
Articolo pubblicato sul numero 90 dell’edizione inglese di Weed World magazine. Leggi qui la versione inglese.