I due emendamenti sulla canapa industriale sono stati ritirati senza neppure essere discussi. Il senatore del M5S Matteo Mantero, uno dei firmatari degli emendamenti, chiede scusa.
A darne l’annuncio è stato il senatore del M5S Matteo Mantero su Facebook. I due emendamenti avrebbero regolamentato la commercializzazione delle infiorescenze di canapa applicando a queste e alla biomassa di canapa un’accisa. “Vi chiedo scusa. Sto seguendo i lavori della commissione bilancio, anche se non ne faccio parte, e vi devo dare una pessima notizia, ho scoperto che i due emendamenti su canapa industriale sono stati ritirati senza neppure essere discussi nella seduta di sabato scorso alla quale ahimè non ero presente”, si legge sul post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale del senatore del M5S Matteo Mantero. “Sto aspettando la prima convocazione utile (da sabato non ce ne sono state altre) per chiedere che siano riammessi visto che il ritiro non è stato concordato con i primi firmatari, ma difficilmente accadrà”, continua Mantero.
Cosa prevedevano i due emendamenti?
Gli emendamenti miravano a intervenire sulla legge n. 242/2016 attraverso la legge di bilancio, inserendo un’imposta di fabbricazione (accisa) sulla biomassa di canapa. Tra le finalità d’uso della biomassa di canapa, si sarebbe aggiunta anche quella della commercializzazione delle infiorescenze con un livello di THC non superiore allo 0.6%.
Mantero chiede scusa
Nel post su Facebook, Mantero chiede scusa più volte per non essere stato in commissione a difendere gli emendamenti perché non si aspettava che i lavori in commissione bilancio sarebbero stati così veloci. Chiede anche scusa “per aver contributo a creare aspettative e attese che sono state deluse”. Mantero ha inoltre chiesto scusa per la maggioranza di cui fa parte, “perché mentre il resto del mondo veleggia sulla rotta della legalizzazione della ‘marijuana’ noi abbiamo paura di affrontare il tema della canapa industriale, di regolamentare la vendita di un fiore senza alcun ‘effetto stupefacente’ ma che permetterebbe a migliaia di persone, agricoltori e commercianti, di continuare a lavorare e pagare le tasse”. Infine, ha dichiarato la volontà di ripresentare l’emendamento e di riprendere il tentativo di modificare la legge n. 242/2016, intrapreso da diversi mesi.
Il commento di Francesco Mollame
A commentare il ritiro degli emendamenti è intervenuto anche il senatore del M5S Francesco Mollame, primo firmatario degli stessi. “Nell’ultima discussione in Commissione Bilancio la ‘maggioranza’ non ha trovato unità d’intenti. Taluni hanno ritenuto gli argomenti affrontati ‘complessi’ per più punti d’interesse perché si potessero inserire in Legge di Bilancio”, scrive Mollame su Facebook.
La seduta relativa agli emendamenti in questione è avvenuta sabato 30 novembre 2019. Di seguito, la parte del resoconto della seduta concernente il ritiro degli emendamenti sulla canapa industriale:
Il relatore STEFANO (PD) esprime parere contrario sugli emendamenti 81.2, 81.0.1 e 81.0.2 (testo 2).
Il sottosegretario MISIANI esprime il medesimo avviso.
Il senatore TOSATO (L-SP-PSd’Az) chiede che l’emendamento 81.2 sia accantonato per un ulteriore approfondimento istruttorio.
Dopo un breve dibattito, al quale prendono parte il sottosegretario MISIANI, il senatore ERRANI (Misto-LeU) e il PRESIDENTE, la Commissione conviene di accantonare temporaneamente l’emendamento 81.2.
L’emendamento 81.0.1 è ritirato dai proponenti.
La senatrice PIRRO (M5S) sottoscrive e ritira l’emendamento 81.0.2 (testo 2).