La fabbrica Moccia di Montesarchio (BN) aveva chiuso nel 2018. I lavoratori si sono riorganizzati e producendo materiali di bioedilizia di canapa.
Lo stabilimento Moccia Industrie di Montesarchio, in provincia di Benevento, aveva chiuso per cessazione di attività nel 2018. Ma dei 34 lavoratori che avevano perso il lavoro, 17 di questi hanno riconvertito l’ex-Moccia in una fabbrica che produce mattoni di canapa e vasi.
Grazie al progetto Worker Byout della Regione Campania infatti, che permette ai dipendenti di un’azienda in fallimento di organizzarsi in cooperativa per la conduzione dell’impresa, i lavoratori si sono organizzati in 2 cooperative di lavoro, ciascuna con una idea progettuale sostenuta da un contributo di 300 mila euro.
La prima prevede la produzione di materiali di bioedilizia di canapa e argilla. Il secondo progetto invece, una produzione di vasi tipici dei pignatari di Montesarchio, accompagnato da una scuola di recupero dei vecchi mestieri.
Il sindaco di Montesarchio Damiano e l’assessore al lavoro e attività produttive Clemente hanno accolto l’assessore regionale Sonia Palmeri davanti all’ex Moccia.
Mattoni di canapa
In ambito edilizio, la canapa viene utilizzata come materiale da costruzione sotto forma di mattoni di canapa. Si tratta di composti di fibra di cannabis sfilacciata ricavata da ramoscelli e steli combinati a calcare polverizzato e acqua. I mattoni di canapa possiedono proprietà ritardanti di fiamma, resistenti a muffe, parassiti e acqua e in grado di catturare il carbonio per 50 anni. Le case in mattoni di canapa rappresentano un modo duraturo, sostenibile, economico ed ecologico di affrontare la questione epidemica dei senzatetto.
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