La International Association for Cannabinoid Medicines (IACM) ha pubblicato un comunicato stampa nel quale mette a tacere le varie fake news per le quali la cannabis potrebbe curare il coronavirus.
La International Association for Cannabinoid Medicines (IACM), un’associazione di esperti che si occupano degli studi sulla cannabis, ha pubblicato un comunicato stampa con il quale smentisce ufficialmente che la cannabis possa curare il coronavirus.
Di seguito il testo del comunicato:
Diversi studi di laboratorio suggeriscono che i cannabinoidi possono avere effetti antivirali e antibatterici. Tuttavia, non ci sono prove che i singoli cannabinoidi – come CBD, CBG o THC – o i preparati di cannabis proteggano dalle infezioni con il virus SARS-CoV2 o possano essere usati per trattare il Covid-19. Inoltre, non ci sono prove che l’uso di cannabinoidi possa aumentare il rischio dell’infezione virale.
Si prega di non trasmettere informazioni false che circolano su internet. Aiuta a contenere la diffusione del virus seguendo le linee guida del governo e delle autorità sanitarie.
Cerchiamo di essere solidali durante questo periodo, specialmente con coloro che sono particolarmente a rischio per tale infezione.
L’associazione è stata fondata nel marzo 2000. Ha lo scopo di far avanzare le conoscenze sulla cannabis, sui i cannabinoidi e sul loro potenziale terapeutico. Supporta per la ricerca sui prodotti a base di cannabis e sul sistema endocannabinoide e promuove lo scambio di informazioni tra ricercatori, operatori sanitari, pazienti e pubblico.
La fake news sulla cannabis che cura il coronavirus era un meme
Tra febbraio e marzo, migliaia di utenti su Twitter e su altri canali social avevano condiviso un’immagine online che affermava che la che la cannabis fosse la cura per coronavirus. Il titolo e l’immagine è riportata come una breaking news, cioè come una notizia importante e dell’ultimo minuto. Tuttavia, nell’immagine non è presente il logo di nessuna testata giornalistica. Nonostante tale notizia sia una fake news, è stata condivisa da migliaia di utenti su Twitter, addirittura anche dal regista indiano Vivek Ranjan Agnihotri.
Il sito online deccanherald.com ha poi riportato che tale immagine è stata creata usando il sito online di generatore di meme en.dopl3r.com.
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