La Virginia è diventato il 15esimo stato a legalizzare la cannabis ricreativa, ma la legalizzazione entrerà in vigore solo nel 2024.
Sabato 27 febbraio 2021, i legislatori hanno approvato la legalizzazione della cannabis per scopi ricreativi. La Camera dei Delegati ha approvato il disegno di legge con 47 voti contro 44, mentre il Senato 20 contro 19.
Secondo gli esperti, il mercato della cannabis ricreativa in Virginia potrebbe generare quasi 1,5 miliardi di dollari di vendite all’anno. Ma c’è un problema: la legalizzazione entrerà in vigore solo dal 1 gennaio 2024, al fine di regolamentare il mercato delle licenze. Questo significa che il possesso e l’acquisto di prodotti a base di cannabis saranno legali solo tra tre anni.
A differenza di altri stati americano che hanno legalizzato la cannabis, la Virginia è il terzo stato a legalizzare la cannabis ricreativa con un atto legislativo e non attraverso le urne, (insieme all’Illinois e al Vermont).
Cosa prevede la legalizzazione della cannabis in Virginia?
Il testo della proposta di legge si basa su due proposte della Camera dei delegati e del Senato. Gli adulti da 21 anni in su hanno il diritto di possedere un quantitativo di cannabis per scopi ricreativi fino a 28 grammi. Se si eccede tale quantità è prevista una multa di 25 dollari. Inoltre, è possibile coltivare fino a 4 piante di cannabis all’interno dell’abitazione.
In un compromesso raggiunto dai legislatori della Virginia i legislatori hanno deciso di istituire un’agenzia indipendente, la Cannabis Control Authority, per supervisionare il mercato della cannabis. Uno dei compiti di questa agenzia sarà anche quello di identificare le disposizioni sull’equità sociale finanziato con i proventi delle tasse ricavate dalle vendite dei prodotti a base di cannabis.
La legalizzazione in Virginia riflette l’effetto domino che si sta verificando negli Stati Uniti. In concomitanza con le elezioni presidenziali del 2020, nella quale Joe Biden è diventato il 46esimo Presidente degli Stati Uniti d’America, Arizona, Montana, New Jersey e South Dakota hanno approvato la legalizzazione della cannabis ricreativa attraverso il voto degli elettori, mentre il Mississippi e il South Dakota hanno legalizzato la cannabis medica.
La Camera dei delegati della Virginia e il Senato dello stato all’inizio di questo mese hanno approvato due progetti di legge di legalizzazione separati, quindi un comitato della conferenza ha dovuto risolvere le divergenze.
Contesto politico
La legalizzazione della cannabis per scopi ricreativi è stata una priorità per i Democratici. Il governatore dello stato della Virginia Ralph Northam aveva annunciato la sua intenzione di legalizzare la cannabis alla fine dell’anno scorso. Quindi dovrebbe firmare la proposta di legge senza problemi.
Tuttavia, alcuni attivisti hanno criticato i Democratici per via del lungo lasso di tempo dell’effettiva entrata in vigore della legalizzazione. Questioni importanti, come la normativa sul commercializzazione dei prodotti a base di cannabis e la giustizia penale saranno decise l’anno prossimo, quando i Democratici potrebbero non controllare più entrambe le camere, visto che l’elezione del nuovo governatore dello stato avverrà a fine 2021.
Lo stato legale della cannabis in Virginia
Ad oggi, la cannabis in Virginia è illegale per uso ricreativo, ma il possesso di un quantitativo minore di 28 grammi è stato depenalizzato. Il 1 luglio 2020, la Virginia ha autorizzato il possesso di prodotti di cannabis medica da parte di coloro che si sono registrati per partecipare al programma statale.
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