L’industria della cannabis non è sempre green come la possiamo immaginare. Tuttavia, le aziende possono adottare alcuni accorgimenti per fare della cannabis un prodotto sostenibile.
Come tutti i settori dell’economia globale, anche la cannabis ha un impatto sull’ambiente se non viene prodotta seguendo una strategia sostenibile. Ogni industria deve fare il possibile per aiutare a combattere il cambiamento climatico e promuovere strategie di sostenibilità.
L’industria della cannabis consuma una quantità significativa di energia. Si calcola che la coltivazione di cannabis indoor negli Stati Uniti produce emissioni di gas serra comprese tra 2.283 kg e 5.184 kg di anidride carbonica per un kg di infiorescenze, se la coltivazione viene fatta indoor.
Tuttavia ci sono alcune soluzioni che si possono prendere in considerazione per ridurre l’impatto negativo sull’ambiente, continuando a produrre cannabis.
Vediamo quali sono i più comuni.
Coltivazione outdoor
Uno dei modi più semplici in cui l’industria della cannabis può essere più sostenibile è la coltivazione di cannabis all’aperto. Abbiamo scritto una breve guida sulla differenza tra coltivare indoor e outdoor. Tuttavia, ci rendiamo conto che non tutte le aziende possono permettersi di coltivare outdoor, soprattutto per problemi logistici. Inoltre, coltivare cannabis all’aperto diventa problematica per quelle aziende che producono cannabis medica, poiché devono seguire standard di sicurezza sanitaria che li vincolano a produrre in un’area protetta e monitorata costantemente.
Hempcrete
Tutte le strutture per la cannabis dovrebbero essere fatte di canapa. Hempcrete è un materiale da costruzione bio-composito ricavato dal nucleo legnoso interno della pianta di canapa, mescolato con un legante a base di calce. Il risultato finale è un materiale da costruzione molto resistente. L’Hempcrete è un materiale che ha un impatto negativo sul carbon footprint, ossia quel parametro che viene utilizzato per stimare le emissioni gas serra causate da un prodotto, da un servizio, da un’azienda e persino da una persona. Un edificio costruito con l’hempcrete infatti, assorbe l’anidride carbonica non solo durante la coltivazione delle piante, ma anche dopo che questa è stata trasformata in materiali da costruzione, riducendo notevolmente il suo impatto ambientale. Inoltre, l’hempcrete non rilascia alcuna tossina negli ambienti interni, con benefici per la nostra salute.
Fonti di energia rinnovabile
Le aziende di cannabis dovrebbero fare tutto il possibile per ridurre la quantità di energia necessaria per produrre cannabis. Nei casi in cui è ancora necessaria una certa energia per alimentare determinati processi, tale energia dovrebbe provenire da fonti rinnovabili. Sempre più aziende si stanno dotando di pannelli solari per aiutare a ridurre il bisogno di energia proveniente da fonti di combustibili fossili. Possiamo pensare però anche ad usare altri tipi di energia, come quella eolica.
Confezionamento dei prodotti a base di cannabis
La stragrande maggioranza degli imballaggi è fatta di plastica e viene utilizzata una sola volta. I programmi di riciclaggio sono fondamentali per ridurre l’impatto ambientale dell’industria della cannabis e bisognerebbe ripensare ai materiali da utilizzare per imballare i prodotti, per esempio utilizzando materiali biodegradabili e riutilizzabili.
Pratiche di coltivazione
Il consumo di energia non è l’unica area della coltivazione della cannabis che crea problemi ambientali. Altre pratiche di coltivazione presentano ulteriori preoccupazioni di impatto ambientale negativo. Quelli evidenti sono l’uso di pesticidi, nutrienti sintetici, fungicidi ed erbicidi. I coltivatori dovrebbero utilizzare strategie naturali che non solo riducano l’inquinamento, ma che possano anche far diminuire i costi. Inoltre, le coltivazioni dovrebbero evitare di alterare drasticamente gli ecosistemi e dovrebbero essere situate in aree in cui non è coinvolto il taglio delle foreste. Infine, le coltivazioni dovrebbero avvenire in una condizione per la quale lo sfruttamento delle fonti d’acqua locali venga effettuato in un modo sostenibile e che non influisca negativamente sulle altre esigenze altrui.
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