Incendio presso l’azienda di cannabis Tree of Light a Trezzano Sul Naviglio, in provincia di Milano: 2 feriti gravi.
Secondo quanto riferito da diverse testate giornalistiche, l’incendio è scoppiato il pomeriggio di venerdì 20 settembre. I titolari dell’azienda Tree of Light Giuseppe e Sergio Palumbo, hanno riportato ustioni gravissime; ferito, in modo meno grave, un dipendente 66enne, Saverio Sergi. Secondo quanto riportato dalle cronache locali del Corriere della Sera, il più giovane dei fratelli è stato portato in elisoccorso al San Gerardo di Monza con ustioni su tutto il corpo e presenta un grave quadro clinico. Il fratello è stato portato in codice rosso al Niguarda di Milano, mentre il dipendente 66enne in codice giallo.
Uno dei presenti sul luogo dell’incendio ha pubblicato un post su Facebook con le immagini dell’incendio riprese da altre persone che in quel momento erano presenti vicino al capannone dell’azienda Tree of Light in via Edison, 36.
Video 1
Video 2
Qui invece, alcune immagini riprese dal sito online Local Team.
Un post su Facebook del Comune di Trezzano Sul Naviglio ha rassicurato gli i cittadini e ha confermato i tre feriti soccorsi da ambulanze e trasportati in ospedale.
Lo scoppio sarebbe stato provocato, secondo una prima ipotesi, da un serbatoio di gpl. La ditta ha uno spazio all’interno di un capannone condiviso con altre società. I testimoni raccontano di aver sentito prima alcuni botti, «come petardi», riconducibili all’esplosione di bombolette di gas butano, poi un’esplosione violentissima. C’è anche chi racconta di aver visto fisicamente «volare» gli operai vicini all’area dello scoppio. Il gas butano è la sostanza che viene usata negli accendini ed è usata per estrarre l’olio di cannabis light, che viene commercializzato nei punti vendita e presso i tabaccai. Specifichiamo però, che al momento non possediamo notizie certe che il gas butano sia stata la causa principale dell’incendio.
Cosa c’entra il gas butano con la cannabis light?
Il gas butano serve ad entrare i cannabinoidi della cannabis, in particolare modo il THC. Questo processo è chiamato Butano Hash Oil (BHO). Al momento, non sappiamo se i titolari di Tree of Light e il loro dipendente stessero lavorando a quell’estrazione al momento dello scoppio. Secondo un servizio televisivo del programma Le Iene che spiega questo processo i suoi pericoli, il metodo BHO potrebbe essere usato anche con la cannabis light e l’olio estratto conterrebbe un livello di THC superiore a quello consentito. “Si può usare anche con la cannabis light venduta legalmente anche in Italia. Abbiamo provato, con tutta sicurezza, in laboratorio: da marijuana light legale con 0,5% di Thc si arriva a percentuali fino a 10 volte superiori, ovviamente non legali”, si legge nell’articolo in calce al video, in seguito ad un esperimento di estrazione effettuato dal dott. Giovanni Serpelloni. Lo stesso, nel 2018 aveva dichiarato che da 20-30 grammi di prodotto acquistabile nei cannabis shop è possibile estrarre un quantitativo di estratto di THC con un livello illegale.
Ma come precisato dal professore al dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli Alberto Ritieni in un articolo del sito online Il Salvagente, con la cannabis light “attualmente legale sul mercato, con lo 0.2% di THC, per arrivare a realizzare l’equivalente di un grammo di quella illegale in vendita nelle piazze italiane che, secondo il test condotto in passato dal Salvagente ha mediamente il 10% di THC, si dovrebbero spendere 750 euro”, una cifra considerevole ed economicamente non vantaggiosa se si considerano i prezzi del mercato illegale della cannabis.