Secondo un report del sito online Leafly, la legalizzazione della cannabis ha creato 243.700 posti di lavoro. Ecco i dati.
L’occupazione nel settore della cannabis negli USA è aumentata del 15% negli ultimi 12 mesi, creando 33.700 nuovi posti di lavoro a tempo pieno a livello nazionale. Questo risultato infatti, è dovuto dalla ai numeri occupazionali portati dal Massachusetts, Oklahoma (legalizzata solo cannabis medica) e dall’Illinois.
Nel 2017 l’occupazione nell’industria della cannabis era di 122,800 posti di lavoro e nel 2018 149,300. Tuttavia, è stato il 2019 l’anno d’oro per l’occupazione nel mondo della cannabis che ha visto gli occupati passare a 211,000.
Complessivamente, l’industria della cannabis legale ha fruttato 10,73 miliardi di dollari. Il settore continua a essere il più grande motore americano per la creazione di posti di lavoro. Infatti, è cresciuto ad un ritmo più veloce di qualsiasi altro settore negli ultimi quattro anni.
La California guida la classifica degli Stati con maggiore occupazione nel settore della cannabis con 39,804 posti di lavoro, seguita da Colorado (34,705) e dallo Stato di Washington (23,756).
Leafly ha calcolato che il tasso di crescita del settore della cannabis sia del 100%. Infatti, la crescita del settore è rivelatrice se la si compara con altri segmenti del mercato. Il Massachusetts conta più lavoratori in questo settore che in quello dei parrucchieri e della cosmesi. Il Nevada ha tanti lavoratori della cannabis quanti i baristi. L’Illinois ha il doppio dei lavoratori di cannabis rispetto ai confezionatori di carne.
Un team interno a Leafly ha raccolto i dati per la pubblicazione di questo report.
La situazione della cannabis negli USA
La cannabis ricreativa è legale in 12 Stati (compreso Washington D.C), mentre quella medica è legale in 33 Stati. Tuttavia, la cannabis ricreativa rimane illegale a livello federale mentre la coltivazione e la commercializzazione della canapa con un basso livello di THC è stata legalizzata grazie al Farm Bill del 2018.
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