I titolari del growshop di Porto Recanati Mari-Kà erano stati accusati di spaccio, ma il giudice li ha assolti perché la cannabis light è priva di efficacia drogante e quindi la sua commercializzazione non costituisce un reato.
Leonardo Marco Totaro, 49 anni, e Daniel Rossetti, 32 anni, entrambi di Falconara, rispettivamente proprietario e socio del growshop Mari-Kà di Porto Recanati, in provincia di Macerata. Entrambi erano stati accusati di spaccio nel mese di giugno 2018. La polizia aveva sequestrato loro 45 pacchetti contenenti cannabis light, ma non aveva chiuso l’esercizio commerciale.
Il processo
Le analisi dei campioni condotte in laboratorio risultavano avere un livello di THC superiore allo 0,2% ma al di sotto dello 0.5%. Per l’accusa, questo livello era idoneo a provocare effetti stupefacenti.
Tuttavia, i due imputati, difesi l’avvocato Carlo Alberto Zaina, hanno chiesto e ottenuto di essere giudicati con rito abbreviato. L’avv. Zaina spiega che il rito abbreviato è una prassi consolidata nella sua strategia difensiva: “se sono in possesso di tutti i dati e delle petizione necessarie, con il giudizio abbreviato si valutano tutti gli elementi contenuti nel fascicolo e sulla base di questi ci si difende adeguatamente”.
La sentenza
Ieri 12 febbraio infatti, il pm Rastrelli, ribadendo quanto già rappresentato dal procuratore capo Giovanni Giorgio, ha chiesto per entrambi l’assoluzione con la formula perché il fatto non costituisce reato, richiesta poi convalidata dal gup.
Tuttavia, i prodotti non sono stati dissequestrati. “Stiamo aspettando di capire le motivazioni per le quali i beni non sono stati dissequestrati. Mi sembra che ci sia una decisione contradditoria: perché non hanno dissequestrato i prodotti confiscati se sono stai dichiarati innocenti?,” ha commentato l’avv. Zaina. “Il pm stesso ha chiesto l’assoluzione dei due imputati sulla base di argomentazioni che noi avevamo già prodotto durante l’anno delle indagini. Comunuque sia – continua l’avv. Zaia – io credo che non dovrebbero esserci impugnazioni da parte dell’accusa.”
La zona calda di Macerata
La provincia di Macerata è un territori caldo per la vendita di cannabis light. I sequestri delle infiorescenze di cannabis light e le chiusure dei growshop sono anche effetto della presenza del questore Antonio Pignataro. Negli ultimi anni infatti, ha intrapreso una campagna contro la cannabis light in tutta la provincia, sequestrando prodotti a base di cannabis e chiudendo i growshop. Durante il periodo nel quale Matteo Salvini era Ministro degli Interni ed aveva avviato una campagna politica e mediatica contro i growshop, Il questore Antonio Pignataro aveva effettuato diverse operazioni volte chiudere gli esercizi commerciali che vendevano cannabis light.
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