Il Senato dell’Alabama ha votato a favore di una proposta di legge per legalizzare la cannabis medica.
Con 22 voti a favore e 11 contro, il Senato dello Stato americano dell’Alabama ha approvato una proposta di legge per legalizzare la cannabis medica. Ora passerà alla Camera dei Rappresentanti e, se dovesse passare anche lì, andrà sul tavolo del Governatore dell’Alabama Kay Ivey (repubblicana).
Cosa dice la proposta?
La proposta di legge, SB 165, istituirebbe una commissione statale per la cannabis medica per registrare i pazienti e supervisionare le attività per le concessioni delle licenze.
Potrebbero accedere al programma i pazienti che soffrono di ansia, cancro, epilessia e disturbo post traumatico da stress (PTSD). I prodotti sarebbero tassati al 9%. Parte di tali fondi sarebbe destinata alla ricerca sulla cannabis medica. Inoltre, sono previste una serie di restrizioni sulla pubblicità dei prodotti e i gli impiegati dei dispensasi sarebbero soggetti a controlli.
Ma il punto più importante della proposta è quello nel quale sarebbe vietato usare la cannabis medica fumandola o usando vaporizzatori, il che significa che sarebbero disponibili solo preparati come compresse, prodotti alimentari e bevande a base di cannabis. Tuttavia, ci sono diversi mandamenti che potrebbero introdurre modifiche alla proposta, come l’accesso al programma per le donne in menopausa e quelle che soffrono di sindrome premestruale.
La cannabis in Alabama
L’anno scorso il Senato aveva approvato un altro disegno di legge sulla cannabis medica, ma era stato rigettato dalla Camera dei Rappresentati. Dopo la creazione di un comitato per lo studio della legalizzazione della cannabis medica in Alabama, il Senato sta riprovando a sottoporre alla Camera questa nuova proposta. Bisogna tenere a mente per, che sia il Senato, sia la Camera, sono attualmente a maggioranza repubblicana, una partito non sempre incline alla legalizzazione della cannabis.
Sia la cannabis medica, sia quella ricreativa, è attualmente illegale in Alabama. Sono previste sia pene detentive, sia amministrative.
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