La Camera dei Cantoni della Svizzera ha approvato due mozioni per facilitare l’accesso e per esportare la cannabis medica.
Il 12 marzo, la Camera dei Catoni (la camera alta del parlamento svizzero) ha approvato due mozioni sulla cannabis medica. La prima mozione, a firma della politica del Partito Liberale radicale Markwalder Christa, prevede L’autorizzazione di esportare i preparati a base di cannabis medica. La seconda invece, è stata depositata dalla Commissione della sicurezza sociale e della sanità e prevede l’adeguamento delle basi legali affinché i medici possano prescrivere la cannabis ai malati cronici.
Secondo un articolo della Radiotelevisione svizzera, ci sono 3.500 pazienti svizzeri che usano la cannabis per scopi terapeutici.
In cosa consistono le due mozioni sulla cannabis medica approvate in Svizzera?
Esportazione della cannabis medica
Secondo Markwalder Christa, i produttori svizzeri avrebbero buone possibilità di entrare nel mercato mondiale della cannabis medica che è in piena espansione. “Dalla Germania provengono richieste concrete. Per molti coltivatori svizzeri questo potrebbe significare un reddito supplementare di circa 10.000 franchi (quasi 10.000 euro) per ara (100 m²)”, ha dichiarato Christa nelle motivazioni della sua proposta.
Facilitazione alla cannabis medica per i pazienti
La seconda mozione invece, riguarda la facilitazione dell’accesso alla cannabis medica per i pazienti cronici. Dal 2011, ogni medico svizzero può prescrivere cannabis medica a pazienti che hanno ottenuto un’autorizzazione dall’Ufficio federale della sanità pubblica. Tuttavia, secondo quanto rilevato dalla Commissione della sicurezza sociale e della sanità, “appare particolarmente problematico che i medici debbano anche prodigarsi a spiegare quali altre terapie non hanno avuto successo. Non tutti i medici sono disposti ad assumere gli oneri che tale procedura comporta. La strada che consente di ottenere una ricetta per la cannabis medica è lunga e il successivo trattamento è costoso, poiché le casse coprono una parte dei costi solo per circa la metà dei casi”. In sostanza quindi, la Commissione chiede che la procedura di accesso al trattamento terapeutico con la cannabis sia facilitato, visto che, circa 100 mila pazienti fanno ricorso alla canapa in modo illegale. Molte persone assolutamente incensurate accettano quindi il rischio di essere criminalizzate e punite.
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