La buona notizia è che dai canapa shop che trovi ormai praticamente in ogni quartiere, soprattutto se vivi in una grande città, agli e-commerce di prodotti CBD non hai che l’imbarazzo della scelta rispetto a dove acquistarla. Sai davvero, però, come scegliere la cannabis light? Se sei alle prime armi ma, anche, se hai già fatto qualche acquisto di questo tipo in passato ma non ne sei stato completamente soddisfatto, questa è la guida che fa per te.
Azienda produttrice, varietà, proprietà organolettiche: come scegliere la cannabis light
La prima cosa da tenere in considerazione è che con l’aumento di domanda per i derivati dalla cannabis legale in questi anni sono aumentate esponenzialmente anche le aziende produttrici: alcune hanno “un nome” all’interno del settore soprattutto perché popolari e ben frequentati sono i loro franchising; altre sono più piccole e a dimensione locale, ma non è detto che non abbiano alle spalle una tradizione famigliare di coltivazione e lavorazione della cannabis light. Nel primo caso il brand in sé può rappresentare una garanzia e lo sono di certo una serie di servizi (di customer care, assistenza pre-vendita e post-vendita, eccetera) che vanno incontro ai bisogni anche del cliente più esigente. Nel secondo caso, invece, può convincere soprattutto il ricorso a tecniche di coltivazione biologica per esempio o il fatto che si tratti di realtà a chilometro zero. Ciò non toglie che, in un caso e nell’altro, ci siano piccole accortezze come scegliere la cannabis light per essere completamente sicuri di acquistare un prodotto di ottima qualità. Attenzione, in primo luogo, a che si tratti di un prodotto proveniente da coltivazioni europee: è qui, infatti, che esiste un registro di varietà di piante di canapa di cui è ammessa la coltivazione per scopo industriale che garantisce che le stesse abbiano livelli di THC bassi e inferiore alle soglie minime stabilite dai Paesi membri, oltre le quali non si tratta più di erba legale. Anche la provenienza da coltivazioni biologiche certificate può essere un punto di vantaggio per i prodotti a base di CBD: è in questo tipo di campi, infatti, che si rispettano principi come ciclicità e stagionalità delle colture che garantiscono un perfetto grado di maturazione del raccolto; in più il mancato uso di pesticidi e altre sostanze simili fa sì che le proprietà organolettiche e benefiche della marijuana legale si mantengano completamente inalterata. Anche il rispetto dei più alti standard di sicurezza o l’uso di tecniche di estrazione mini-invasive, come l’estrazione ad anidride carbonica, possono essere criteri come scegliere la cannabis light di un’azienda o di un’altra.
Il discorso è piuttosto diverso, e non meno articolato, quando i dubbi riguardino per che tipo di prodotto CBD optare. Se anche solo hai fatto un giro in Rete per farti un’idea di cos’è, che benefici ha e come usare l’erba legale ti sarai accorto, infatti, che le aziende che producono derivati dalla cannabis hanno in catalogo in realtà infiorescenze,oli di cannabidiolo, cristalli di CBD e ricariche liquide per sigarette elettroniche a base di marijuana legale ma, anche, tisane e farine alla canapa, quando non addirittura prodotti alimentari già pronti a base di quest’ultime. In questo senso come scegliere la cannabis light potrebbe sembrare ancora più complesso e, in effetti, quella che potrebbe apparire come una “cattiva notizia” è che non c’è una regola d’oro: è possibile, cioè, che per i primi tempi tu debba sperimentare con un po’ di prodotti CBD diversi fino a trovare quelli che fanno più al caso tuo e che, soprattutto, ti garantiscono più benefici. Certo, qualche consiglio generale c’è. Se vuoi provare la cannabis light per divertimento e per scopi ludici, l’ideale sono infiorescenze o e-liquid per sigarette elettroniche: puoi fumare le prime o “svapare” i secondi durante una serata in compagnia di amici, con i coinquilini dopo una giornata di studio, con il tuo partner dopo una giornata di lavoro particolarmente stressante e quello che dovresti essere in grado di provare è un grande senso di rilassamento. Soprattutto fumare le infiorescenze, da sole o mischiate a del tabacco, tra l’altro, potrebbe essere una buona soluzione “intermedia” prima di riuscire a smettere di fumare. Su come scegliere la cannabis light in infiorescenze ci sono, tra l’altro, una serie di parametri oggettivi: le foglie devono avere un colore brillante, una consistenza turgida e un po’ di residui resinosi all’estremità, segno che sono state raccolte al giusto grado di maturazione. Qualcuno consiglia di prestare attenzione anche all’odore: a seconda della varietà di cannabis che si acquista, però, lo stesso potrebbe non essere sempre così forte e intenso come si crede (la Cheese, per esempio, è largamente nota per il suo odore pungente e vagamente somigliante a quello di formaggio rancido, ma ci sono altre varietà di cannabis ligh, come la Amnesia per esempio, che non hanno un odore altrettanto forte). Altre formulazioni di erba light, comunque, potrebbero rivelarsi migliori per altri scopi e per ottenere benefici diversi: per calmare episodi, anche acuti, di ansia l’ideale potrebbe essere per esempio l’olio di CBD da somministrare in gocce per via sublinguale. Lo stesso olio di cannabidiolo è particolarmente utile quando si vogliano sfruttare le proprietà antidolorifiche e antinfiammatorie della cannabis legale dopo uno strappo muscolare a seguito di un intenso sforzo fisico per esempio: in questo caso lo si può applicare e massaggiare direttamente sulla parte dolente o gonfia. Anche su come scegliere la cannabis light in olio ci sono, per fortuna, più indicazioni. Due sono, in particolare, gli elementi da tenere in considerazione: l’olio vettore e la concentrazione. Difficilmente, infatti, quelli che si trovano in commercio solo oli di cannabidiolo in purezza: gli estratti dalla canapa sono diluiti in altri oli vegetali, qualche volta si tratta direttamente di olio di semi di canapa, ma non di rado anche di olio di oliva od olio di semi di lino o di girasole. Se se ne intenda fare un uso orale è importante, insomma, assicurarsi di acquistare CBD oil a uso alimentare. Quanto alla concentrazione, invece, in commercio si trovano oli di CBD al 5% così come oli di CBD al 25% o al 30% e tra l’uno e l’altro la scelta dipende da tanti fattori tra cui uno piuttosto rilevante è la propria sensibilità al principio attivo. Quanto ad altre “formulazioni” come tisane, caramelle, confetti ma anche creme e pomate a base di cannabis light, la cosa veramente importante da tenere in mente è che i benefici del CBD sono quasi sempre associati, in questo caso, ai benefici tipici del prodotto in questione.
DISCLAIMER: articolo pubbliredazionale.