Charlotte Figi era la bambina-icona della rivoluzione della cannabis negli Stati Uniti e oltre. Grazie alla sua storia, il mondo ha rivalutato l’utilizzo della cannabis in medicina.
Charlotte Figi, 13 anni, è morta per complicazioni legate al coronavirus [ATTENZIONE: LEGGI L’AGGIORNAMENTO]. È stata la bambina-icona della rivoluzione della cannabis negli Stati Uniti D’America e oltre.
La morte di Charlotte è stata annunciata da un’amica di famiglia martedì 7 aprile sulla pagina Facebook di Paige Figi, la madre di Charlotte.
“Charlotte non sta soffrendo più. Sarà libera per sempre dalle sue crisi. Grazie a tutti per il vostro amore”, si legge sul post.
Chi è Charlotte Figi
Charlotte Figi aveva la sindrome di Dravet, una forma rara e debilitante di epilessia che compare sin dal primo anno di vita della persona che ne è affetta. Charlotte infatti, ne soffriva da quando aveva 3 mesi di vita. Soffriva di diversi attacchi di epilessia al giorno.
La varietà di cannabis Charlotte’s Web
La madre di Charlotte, Page, aveva sentito parlare di genitore che usava olio di cannabis per calmare le convulsioni del suo bambino.Nel 2011, entrò quindi in contatto con un produttore di cannabis, Joel Stanley che, con i suoi fratelli, svilupparono una varietà di cannabis con un alto contenuto di CBD e senza la presenza di THC. Il nome dato a questa varietà di cannabis si ispirò a quello della bambina: Charlotte’s Web (THC: <1% – CBD: 11%-13%).
Gli attacchi epilettici di Charlotte si ridussero drasticamente a seguito dell’utilizzo dell’olio di CBD estratto dalla varietà di cannabis Charlotte’s Web. La bambina riprese camminare, giocare e nutrirsi in modo autosufficiente.
L’importanza di Charlotte Figi nel mondo della cannabis e oltre
La storia di Charlotte ebbe un riscontro notevole in tutti gli Stati Uniti e oltre. A lei sono stati dedicati numerosi documentari che hanno avuto un impatto mediatico tale da rivalutare completamente l’utilizzo della cannabis in medicina. Dal 2012, numerosi Stati americani hanno legalizzato sia la cannabis per uso ricreativo, sia per uso medico. La canapa con un livello di THC minore dell’1% invece, è stata legalizzata a livello federale.
Le evidenze scientifiche dei benefici del CBD su determinate patologie, come quella di Charlotte, hanno innescato una corsa a studiare sempre di più il CBD per uso medico. La testimonianza del successo del CBD su Charlotte è stata fonte di ispirazione per le migliaia di famiglie nel mondo che hanno bambini che soffrono di attacchi epilettici di varia intensità.
Grazie alla ricerca sul CBD, la società farmaceutica GW Pharmaceuticals ha commercializzato l’Epidiolex, il primo farmaco a base di cannabis ad essere approvato dall’agenzia statunitense della Food and Drug Administration (FDA) nel 2018 e ora anche in Europa.
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