La Commissione Agricoltura ha svolto l’audizione sulla canapa industriale. Coldiretti denuncia le mancanze da parte del Ministero della Salute.
Mercoledì 16 ottobre si è svolta una nuova audizione presso la Commissione Agricoltura. A partecipare sono stati i rappresentanti di Agrinsieme (Confagricoltura, Cia, Copagri e Alleanza delle cooperative italiane – agroalimentare). Si è discusso sulle risoluzioni sulle iniziative concernenti l’uso agricolo dei prodotti derivati dalla cannabis sativa. Nel giorno precedente, la commissione aveva tenuto un’altra audizione nella quale erano presenti le associazioni della filiera della canapa che avevano condiviso le loro perplessità sulla normativa vigente e proposto strumenti utili a renderla più chiara e dinamica.
Coldiretti
Francesco Ciancaleoni, rappresentante di Coldiretti, ha sottolineato come il Ministero della Salute non abbia ancora stabilito un limite massimo del livello di THC negli alimenti, come previsto dall’art. 5 della legge n. 242/2016. Inoltre, Ciancaleoni ha evidenziato che il Ministero della Salute non abbia risposto alle richieste di inserire le infiorescenze di canapa come prodotto da fumo. Secondo il rappresentante di Coldiretti infine, la mancanza di un quadro normativo certo non porta
Agrinsieme
All’audizione sono intervenuti anche vari rappresentanti di Agrinsieme. Oltre a rilevare i problemi relativi alla mancanza di una normativa chiara e certa sulla canapa, che ha prodotto un calo della domanda vista la sentenza della Cassazione del 30 maggio e la campagna politica contro la filiera, i rappresentanti hanno richiesto alla Commissione Agricoltura chiarezza in merito alla canapa come integratore alimentare e di superare la classificazione della canapa all’interno della categoria dei novel food. Infine, i rappresentanti hanno proposta maggiori incentivi sulla formazione e sull’informazione della filiera della canapa agroindustriale al fine di promuovere servizi ecosistemici e dare valore ambientale della canapa.
Ancora una volta, sono due i punti fondamentali di discussione. Uno è quello relativo al livello massimo di THC e l’altro l’inserimento della canapa all’interno della lista delle piante officiali. Secondo i rappresentati delle associazioni, aumentare il livello di THC a più dello 0.2%, produrrebbe una diversificazione delle produzioni e si userebbero semi anche italiani invece di usare solo varietà francesi (che rispettano il limite di THC dello 0.2%). Infine, per quanto riguarda il fiore della canapa, si chiede di inserire anche l’infiorescenza all’interno della lista delle piante officinali.
Guarda il video integrale dell’audizione delle associazioni di settore presso la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati