Una carrellata veloce delle forme farmaceutiche di cannabis terapeutica.
Articolo scritto dal dott. Marco Ternelli
Articolo pubblicato sulla rivista cartacea di Weed World Italia del bimestre giugno/luglio 2019.
Se all’inizio le infiorescenze venivano (e vengono tutt’ora) vendute come tali ed era l’unica forma farmaceutica contemplata dal Ministero della Salute, con il passare del tempo in farmacia sono apparse molte altre forme farmaceutiche, allo scopo di semplificare la somministrazione di cannabis al paziente e migliorare l’aderenza alla terapia.
Ecco quindi una carrellata veloce delle forme farmaceutiche di cannabis terapeutica che possono essere acquistate con ricetta medica in Farmacia.
- Cartine o Bustine: al di là del nome, cartine non si riferisce alle celebri “rollate” di marijuana, ma si tratta di bustine (chiuse a mano, autosigillanti, termosaldate, ecc.) contenenti il fiore grezzo, pronto per essere assunto in tisana, vaporizzato, ecc.
- Capsule apribili per tisana: sono capsule che contengono infiorescenza grezza di cannabis micronizzata, cioè ridotta in polvere finissima (le particelle hanno dimensione inferiore al millimetro) permettendo una estrazione e decarbossilazione maggiore rispetto al fiore intero. Vanno aperte e sciolte in acqua per tisana.
- Capsule orali decarbossilate: come sopra, contengono infiorescenza di cannabis micronizzata precedentemente decarbossilata, in aggiunta ad un olio (solitamente olio di cocco). In questo modo si possono ingoiare in qualsiasi momento, comodamente con un bicchiere di acqua.
- Cannabis Olive Oil: il più celebre farmaco a base di cannabis, un estratto ottenuto dal fiore di cannabis.
- Cannabis liquida: già decarbossilata, pratica, veloce, da assumere in gocce o millilitri.
- Tinture: come sopra, un estratto, ma in alcool, glicole propilenico o glicerina.
- Resine: conosciute ai più anche come RSO o FECO, sono concentrati di cannabis per ridurre la quantità di farmaco che il paziente deve assumere per somministrare grandi quantità di cannabinoidi (es. 50ml di olio di cannabis corrispondono a circa 1 ml di resina).
- Gel o Crema: in alcune affezioni (es. artrite reumatoide), è sufficiente applicare la cannabis sulla cute per avere effetti terapeutici significativi. Perché quindi assumerla oralmente avendo effetti sistemici, quando può essere applicata localmente? Collirio: similmente a sopra, permette un’azione locale per ridurre la pressione in caso di glaucoma.
- Ovuli/Supposte: v. sopra, ma per vie diverse.
- Pillole al cacao: dal nome particolare, è un modo farmaceutico per descrivere i cioccolatini alla cannabis. Rigorosamente titolati in THC e/o CBD, permettono una pratica e gradevole assunzione, specie in pazienti giovani.
Ecco allora, non ci sono scuse sul “non riesco ad assumere la terapia”: basta parlarne con il medico e con il farmacista.
Sull’autore
Il dott. Marco Ternelli, farmacista, si specializza nella preparazione galenica della Cannabis Medicinale (anche grazie al Medical Cannabis Masterclass conseguito in Olanda) e diventa uno dei Farmacisti più attivi in questo settore in Italia; collabora con Ordini, Università, Scuole e riviste di settore e insegna in vari corsi ECM e non, anche di galenica pratica.
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